Altri quotidiani sono all'apparenza neutri, ma tutti sanno che non è proprio così : vale per "Repubblica", per il "Giornale", e molti altri; sono giornali, si dice, d'opinione, ossia schierati. Tutti lo sanno, e sanno quindi quel che acquistano.
Questa settimana, a Vanzaghello, si sono registrati due comunicati ufficiali, uno dell'Amministrazione Comunale, ed uno della nostra Lista Civica.
Vediamo come ne ha trattato la stampa.
Caso A, Libera Stampa l'Altomilanese
La cronaca è corretta, si riporta il contenuto di entrambi i comunicati, il lettore può agevolmente ricavare una propria opinione.
Caso B), Settegiorni
Del comunicato di LiberaMente nessuna traccia.
Non solo, si dà spazio alle dichiarazioni a ruota libera di un signore che, pur facendo di professione il medico e non il giurista, invita (con garbo e cortesia, come sempre) gli interlocutori a tornare a scuola perchè non sanno leggere, e li taccia di malafede.
Tra un attimo spiegheremo chi, invece, a scuola ci deve proprio andare, viste le singolari teorie che propala.
Il giovane articolista chiosa, dopo essersi evidentemente documentato, che LiberaMente è dedito ad attacchi "violenti ed esasperati", e "fuori bersaglio".
L'unica espressione corretta, in tutto questo, è "esasperati". Dopo tutto quello cui abbiamo assistito in questi anni, lo sarebbe anche il Mahatma Gandhi.
Ispirandoci al nostro compianto amico Emilio Garascia, che in questo momento ci sta idealmente trattenendo la penna, ci limitiamo a ricordare il significato di un sostantivo, dal Sabatini Coletti: "Corifeo; Sostantivo Maschile. Nella tragedia greca antica, capo del coro. Figurativo, in tono ironico o scherzoso, promotore di un'iniziativa politica o culturale: farsi corifeo della protesta" (o del regime ndr.).
Ciò posto, chiariamo che noi non ci comporteremo mai come chi rifiuta ogni dialogo con la stampa che non piace. Saremo sempre aperti al dialogo con chiunque (anche se, qualche dubbio che ci cercherà qualcuno, lo abbiamo).
Ciò non significa, ovviamente, farsi insolentire, soprattutto se l'interlocutore non si è documentato (o, come appare più probabile, sia sia documentato ma non abbia alcuna voglia di dar conto di ciò che ha trovato).
E veniamo alla scuola ed alla malafede.
Forse noi dovremmo tornare a scuola, ma è evidente che al sindaco la memoria inizia a fare difetto; ci si permetta quindi di rammentare alcune cose.
Risaliamo a qualche anno fa: al Consiglio Comunale viene sottoposto per l'approvazione il Regolamento per l'asilo nido. Tutto bene.
Se non fosse che, con quella delibera, la Giunta ritiene sia possibile bandire la gara per la gestione in appalto dell'asilo, cosa che la delibera non conteneva assolutamente. In sostanza: si voleva dare all'esterno la gestione dell'asilo senza che il Consiglio Comunale, competente per legge, si fosse pronunciato.
Un mirabile esempio di trasparenza.
O, forse, qualcuno potrebbe pensare che in quel caso l'amministrazione fosse in malafede ?
Le opposizioni presentano un'istanza di ritiro in autotutela della gara. Risultato: anche il segretario comunale è costretto ad avvertire i nostri dei rischi che corrono, la gara viene annullata e l'Amministrazione torna in Consiglio.
In tema di conoscenza del diritto, ci permettiamo di rammentare ancora una volta la vicenda del Consorzio dei Navigli, ben sintetizzata dall'articolo che segue
Anche allora le opposizioni avevano presentato atti formali (è tutto sul nostro Blog, è tutto pubblico: basta usare il motore di ricerca interno. Non è complicatissimo), supportati da motivazioni giuridiche precise.
Invitiamo poi a leggere su questo Blog i documenti circa il comportamento dell'Amministrazione sulla vicenda Bennet, sull'obbligo di assunzione di persone di Vanzaghello, sui contributi economici, e sulla convenzione non rispettata ( LEGGI QUI IL POST DEL 18 MARZO 2012, "IL MURO VERDE" )
Ma torniamo agli appalti.
Nel nostro ultimo comunicato ( LEGGI QUI IL COMUNICATO DI LIBERAMENTE SUGLI APPALTI )
abbiamo già fornito una serie di elementi che, quanto a bersagli e fuori bersagli, non sono chiari solo a chi non li ha letti (o li ha letti e li ha ignorati).
Comunque, se qualcuno ha voglia di studiare davvero un pò di diritto amministrativo (materia straordinaria), ecco qui una serie di sentenze e pareri che spiegano come la pubblicità, nelle gare d'appalto, sia la regola, mentre la trattativa privata, anche con il sistema in economia (per chi non è andato a scuola: le "richieste di preventivi") sia l'eccezione (per facilitare i meno scolarizzati abbiamo evidenziato nei testi i passaggi più significativi):
- pubblichiamo anzitutto, in allegato, le FAQ aggiornate dell'AVCP (per i non scolarizzati: Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici); si notino le parti evidenziate, da cui si evince che : a) il ricorso alle procedure in economia deve essere adeguatamente motivato (e le delibere e le determine del Comune di Vanzaghello sono spesso motivate in modo carente e pleonastico ; b) pur essendo procedure più snelle, si devono rispettare i principi di imparzialità e trasparenza (ossia pubblicando avvisi); LEGGI QUI LE FAQ AVCP
- pubblichiamo, inoltre, una recentissima (ottobre 2013) sentenza del TAR Lazio, che chiarisce che, anche sotto i 40.000 euro, un minimo di pubblicità vada assicurata per il rispetto di principi di legalità e buon andamento della PA (per gli illetterati, i non scolarizzati ed i non documentati, si tratta di principi che derivano direttamente dalla Costituzione, art. 97) QUI il TAR Lazio 2013
- al proposito, pubblichiamo di seguito una centrale sentenza del Consiglio di Stato che - pur per una fattispecie pratica diversa - ribadisce l'importanza della trasparenza e della concorrenza anche nelle procedure in economia LEGGI QUI IL CDS DEL 2011
- infine, last but not least, invitiamo - specie il sindaco - alla lettura dell'autorevole contributo in materia del Consigliere della Corte dei Conti Aldo Carosi LEGGI QUI L'ARTICOLO DEL CONSIGLIERE CAROSI che efficacemente ci riferisce di un ricorso al sistema in economia che spesso sconfina nell'abuso
Ripetiamo : non ci serve tornare a scuola per sapere che non basta qualche preventivo (quando viene chiesto.. a proposito: siamo certi che l'estensione dell'appalto del parcheggio del cimitero sia proprio legittima?? Si vedrà presto) a soddisfare il principio di trasparenza e quello di concorrenza.
Non è conforme a tali principi che pressoché tutti gli acquisti di un Ente Locale avvengano mediante "richiesta di qualche preventivo".
Come sono state scelte le aziende da invitare ? Chi le ha scelte ? Chi ne ha vagliato preventivamente i requisiti ? E come?
Ora, magari qualcheduno potrà anche dipingere questo post come un attacco "violento, esasperato e fuori bersaglio", ma ci aspettiamo, a questo punto, altrettanta dovizia di documentazione.
Ad ogni buon conto, per concludere, a noi ormai non interessa particolarmente nè l'opinione (sempre cortese,mai arrogante, e dunque ben accetta) del dottor Gualdoni, nè quella di qualche giovinotto di belle speranze.
A noi interessa, a questo punto, l'opinione della Corte dei Conti.
Perché, anche se non lo si vuole comprendere, questa non è una polemica, ma una precisa battaglia etica in nome della trasparenza e della concorrenza, nell'interesse delle casse comunali e delle aziende del territorio.
Lo Staff di LiberaMente
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