domenica 11 novembre 2012

Scuola materna: qualche precisazione


E’ necessario precisare alcuni aspetti toccati dall’articolo che vi sottoponiamo de La Prealpina, che ringraziamo per essersi voluta occupare delle questioni di Vanzaghello.

Durante la riunione di cui parla l’articolo sono stati toccati vari temi  tecnici non semplicissimi da trattare.
In realtà noi non abbiamo detto che la nuova scuola è occupata soprattutto da bimbi di Magnago, perché così non è.
Altro aspetto: il Comune di Magnago non paga entrambe le insegnanti, ma una sola, quella che ha un orario di dieci ore.

Ciò detto, ringraziamo nuovamente La Prealpina per aver colto la questione sostanziale che noi poniamo (e continueremo a porre, in ogni sede): non appare equo che oltre 40 alunni magnaghesi frequentino la scuola di Vanzaghello ed il Comune di Magnago non si faccia carico di parte delle spese di manutenzione e funzionamento.
Il diritto, oltre al buon senso, è dalla nostra parte.
Pubblichiamo in allegato (LEGGI QUI IL PARERE DELLA REGIONE PIEMONTE) un parere del Servizio Autonomie della Regione Piemonte che illustra un principio generale, estendibile anche alla Lombardia in quanto viene fatto espresso riferimento ad una pronuncia della Corte dei Conti Lombardia del 2008, per cui si ritiene che il riparto delle spese proporzionale al numero degli alunni residenti nei diversi Comuni rappresenta un criterio equo per stabilire la quota di partecipazione dei singoli enti locali alle spese sostenute per il funzionamento delle sedi.

Molto interessante anche l’articolo de L’Alto Milanese che riportiamo di seguito.

Comprendiamo lo sfogo dei genitori di Magnago, ma non vi è discriminazione; l'orario è lo stesso per tutti. La cosa funziona in questi termini: le insegnanti già in servizio sono tutte statali, e fanno un orario di 25 ore. E’ possibile quindi articolare le loro presenza in aula ed in mensa in modo omogeneo, così da assicurare la presenza di due insegnanti contemporaneamente.
La nuova classe di alunni di Magnago, invece, è stata formata con una insegnante statale, con orario di 25 ore, ed una seconda insegnante pagata dal Comune, con un orario (come dicevamo) di dieci  ore.


E’ evidente che  - sui cinque giorni – l’insegnante pagata dal Comune più di due ore al giorno non può fare: di qui la presenza di una sola insegnante, anche se le ore totali per i bimbi sono le stesse.


Fin dall’inizio vi era questa criticità, e chi ne aveva la responsabilità avrebbe  dovuto riflettere meglio.
E’ però evidente che, se solo si pensasse di risolvere il problema modificando l’orario di qualche insegnante delle classi che già c’erano, sarebbe un rimedio peggiore del male, che ci vedrebbe in prima fila, insieme a tutte le famiglie di Vanzaghello, a contrastarlo.  

Lo Staff di LiberaMente



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