Sulla pagina facebook “Sei di
Vanzaghello se” è apparso un commento sul comunicato stampa relativo al ritiro
delle dimissioni del Sindaco dott. Leopoldo Giani nel quale vengono richieste più
o meno gentilmente delle informazioni in merito alle dimissioni dei consiglieri di minoranza “....bè intanto
raccontateci la vostra storia che non sembra molto chiara ogni tanto un vostro
componente dà le dimissioni....e siamo a tre...spiegate Voi cosa succede a casa
vostra....”
Per dovere di chiarezza e per
evitare strumentalizzazioni riporto di seguito integralmente la risposta fornita:
Per
fare chiarezza riguardo alle dimissioni dei consiglieri comunali di minoranza
occorre ricordare che, purtroppo, abbiamo perso tre risorse importanti per
oggettive cause di forza maggiore: Gianmarco Bonaita per motivazioni di studio
all'estero, Alessio Rudoni per trasferimento legato a nobili e comprensibili
ragioni di cuore, e Luca Manassero, al quale va tutta la nostra stima ed il
nostro affetto, per gravi motivi personali che ci auguriamo possano risolversi
al meglio nel più breve tempo possibile.
E'
insito nel genere umano il difetto di vedere la polvere in casa d'altri ed essere
ciechi all'evidenza delle travi che crollano in casa propria. Forse prima di
mettere in dubbio l'onesta intellettuale di altri sarebbe utile ricordare le
dimissioni rassegnate "spontaneamente" dal consigliere con delega
all'istruzione Maria Grazia Astori, donna intelligente e competente, in esito
alle quali sarebbe dovuta subentrare per surroga il primo dei non eletti,
Alessandra Pavani che rinuncia alla nomina (per poi essere richiamata in
qualità di assessore esterno "multidisciplinare"
all'ecologia-energia-semplificazione amministrativa e tutela degli animali) per
lasciare spazio a Fabrizio Catalano, a sua volta dimissionario per questioni di
opportunità/compatibilità e, da ultimo, l'ignobile teatrino delle dimissioni
date e poi ritirate dal Sindaco dott. Leopoldo Giani. Direi che non occorre, per il momento. aggiungere altro.
Per
tutta risposta sul ecoblog che fa riferimento all’attuale Amministrazione
Comunale vengo apostrofato come “ominicchio” insensibile ai problemi di salute del
nostro Sindaco, che vuole innescare la polemica animato della rabbia
incontrollata di chi pensava ad un ritorno alle urne.
Per
come sono stato educato, ove mi si fa una domanda, sono abituato a rispondere in
modo chiaro e senza giri di parole.
Se
prima mi si chiede i motivi delle dimissioni e a seguito di una risposta
oggettiva mi sento rispondere “…le giustificazioni dei dimissionati le
conosciamo sia quelle nobili, che per gravi motivi familiari e di studio, ma
non ci siamo mai permessi di criticarle…mai, però voi vi siete arrogati il
diritto di farlo, ma chi siete, cosa volete…” mi chiedo in primis che cosa me
lo chiedi a fare se già conosci la risposta ma, soprattutto, mi chiedo se sono
io a voler creare la polemica oppure no.
La
risposta per me è molto più semplice: la verità a volte è scomoda e non tutti
sono in grado di accettarlo.
Non
ho certo bisogno di insegnamenti riguardo al rispetto della salute altrui, la
vita in tal senso mi ha messo a dura prova e mi ha ricordato, anche se non ce n’era
bisogno, che il rispetto del prossimo e della sofferenza altrui è un valore
imprescindibile al quale non si deve mai venire meno.
Ho
avuto la fortuna di conoscere un po’ meglio il Dott. Leopoldo Giani, un uomo e
un professionista che ho sempre stimato per il suo libero pensiero, per la sua
professionalità e, soprattutto, per la sua grande onestà intellettuale, al
quale intendo in questa sede manifestare la mia vicinanza e solidarietà in
questo momento di grande difficoltà.
Non
voglio però nascondere a me stesso la perplessità sulle motivazioni che lo
hanno spinto ad un ripensamento che, inevitabilmente, opacizza la sua immagine,
anche se sono comunque convinto che il nostro Sindaco ne ha tenuto debitamente conto prima di fare le sue
scelte da persona intelligente ed equilibrata quale è.
ANDREA GRIFFANTI
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