Caro Emilio,
come a volte mi accade, io arrivo con un po’ di
ritardo.
Non è dimenticanza, e sono sicuro che tu lo sai; è
che, a volte, mancano le parole. L’angoscia, il dubbio, la rabbia ti strozzano
le parole in gola.
Un uomo serio, equilibrato, che ha testimoniato per
tutta la vita valori nei quali mi riconosco in pieno; che ha cresciuto nell’armonia
di una famiglia due figli di cui andare giustamente orgoglioso, lavorando
onestamente nel rispetto di tutti, come ha testimoniato l’enorme abbraccio che
Vanzaghello Ti ha giustamente tributato.
Mi mancherai, anche se era solo da qualche anno che ci
conoscevamo da vicino.
Mancherà a noi tutti la Tua capacità di affrontare i
problemi del nostro paese con misura, senza astio, cercando di entrare nel
merito dei problemi, rispettando tutti gli interlocutori.
Ogni tanto sorridevi bonariamente delle sferzate che,
dalle colonne di questo blog, noi lanciavamo. Ma, altrettanto bonariamente, a
volte, sempre con affetto, ci tiravi le
orecchie quando esageravamo.
Ecco Emilio, da qui, da Te, noi vogliamo ripartire.
Sarebbe facile abbandonare, lasciar perdere, in un
momento che, anche per altri di noi, è molto duro. Ma sarebbe come tradire l’impegno,
la serietà, la passione che tu ci hai
trasmesso. E noi non ci tireremo indietro, non adesso.
Quindi, questa sarà la sfida.
Proseguire ad occuparci del nostro paese, ma
sforzandoci di farlo come avresti fatto tu: con serietà, senza astio verso
nessuno, ma perseguendo ugualmente le nostre, le Tue, Idee.
Idee, diciamolo chiaro, moderate, liberaldemocratiche, ispirate
a valori cattolici non di facciata, con attenzione alle imprese, agli
artigiani, che sono la spina dorsale del nostro paese, ma senza dimenticare
quelli che rimangono indietro.
Non sempre saremo
alla Tua altezza; lo sai, a volte l’istintività ci prende la mano. Ma ci
proveremo; io, soprattutto, lo farò, specie se Tu mi aiuterai.
Grazie di tutto, Emilio.
Sono fiero di averti
conosciuto, ed un giorno sarò felice di riabbracciarti.
Luca
Nessun commento:
Posta un commento