mercoledì 3 aprile 2013

Il CONTRAPPUNTO



Il Contrap


Inauguriamo con questo post una rubrica su quanto i nostri Amministratori riferiscono sul periodico comunale il Punto.

Non siam qui a fare i moralisti: l’utilizzo del foglio comunale “pro domo amministratori in carica”  (purché non si ecceda) ci può stare, è il gioco delle parti ed accade un po’ dovunque.
Però il Punto è pagato con i soldi di tutti (da determina n. 86/2013 : il costo della sola distribuzione è di € 0,25 + IVA 4% a copia, per una spesa presunta di € 562,90. Aggiungiamo il costo di stampa ed il costo di iscrizione del Sindaco, come direttore del giornale, all’Ordine dei Giornalisti, per un costo di € 100 l’anno – determina n. 120/2013- il tutto per quattro edizioni).
Sarebbe – quantomeno – un esercizio di democrazia (neppure troppo impegnativo) mettere a disposizione delle opposizioni consiliari una pagina del giornale pubblico, come avviene in altri Comuni. 

A proposito di democrazia, leggiamo, a pag. 3 del Punto, un appello del Sindacoa discernere ciò che veramente ha valore, alla capacità di essere umili di fronte alla verità, alla capacità di mettersi in discussione, di verificare, di ascoltare”.

Quale migliore occasione, per dimostrare che non si tratta di  retorica, che dar voce a opinioni differenti, mettendosi in discussione ?
Le opposizioni hanno più volte fatto questa richiesta, ricevendo la risposta che, presentando delle bozze, a giudizio del Direttore del giornale (il Sindaco) lo spazio forse poteva essere concesso. Noi intendiamo una pagina fissa,  senza necessità di richiesta (possibilmente con qualcuno che avverta quando il giornale deve uscire) con il solo limite (ovvio) di non travalicare negli scritti i confini dell’educazione e della misura. Staremo a vedere.

Il masso commemorativo.
Con determina n. 104 dell’11 marzo 2013 il Comune ha stabilito di acquistare da una ditta locale un masso a forma piramidale per la realizzazione di un monumento commemorativo alla Resistenza. Il costo del masso, iva compresa, è di 907 euro. Dalla determina non è chiaro se il costo sia comprensivo di posa in opera.
Le ragioni della posa del monumento commemorativo sono rese note dal Sindaco, nell’intervento a pag. 3, e dall’intera pagina 14 del Punto, dedicata interamente alla Resistenza, con contributo dell’ANPI di Vanzaghello.
I valori che vengono richiamati ci trovano pienamente concordi, come siamo concordi sulla necessità di mantenere vivo il ricordo dei fatti storici che sono alla base della nostra democrazia.
Tuttavia, in questo particolare momento di gravissima crisi economica, di pesanti problemi finanziari che aggrediscono la famiglie, in particolare per quanti hanno perso il lavoro e stentano a ritrovarlo, noi crediamo che anche gli Eroi della Resistenza non sarebbero stati concordi nell’effettuazione di una spesa di questo genere.
Crediamo, infatti, che anch’essi avrebbero probabilmente preferito che questi fondi – in questa specifica, ripetiamo, e gravissima contingenza storica – andassero ad iniziative nei confronti delle famiglie bisognose (un esempio: il microcredito solidale).


Il Carnevale 2013: pacta sunt servanda.

Il Punto riporta con grande risalto ed enfasi, a pagina 4, il racconto di una mamma vanzaghellese, che giustamente mette in rilievo (insieme alle foto pubblicate) la bellezza e la spensieratezza dell’evento per i più piccoli.
Come avrete letto dalle nostre pagine (LEGGI QUI IL POST DEL 18 FEBBRAIO 2013 SULLA VICENDA PALAZZETTO - CARNEVALE), il Palazzetto per il giorno di Carnevale era stato concesso dal Comune (con regolare delibera di Giunta) ad una Associazione sportiva, gli “Arcieri Tre Torri”, che hanno al loro interno una forte componente di Vanzaghello e che si allenano regolarmente nella palestra delle medie (forse li avrete visti, presso il Palazzetto, in una delle tante manifestazioni all’aperto, offrire prove gratuite di tiro).
Accortisi che il 16 febbraio cadeva il Carnevale (fatto noto) i nostri Amministratori, dopo aspri confronti con i membri dell’associazione (a cui sono state offerte altre sistemazioni inadeguate) hanno revocato la delibera di assegnazione del palazzetto pochi giorni prima del 16 febbraio, ponendo così l’associazione in gravi difficoltà.
Possiamo comprendere che si siano volute preservare le regioni dei bimbi e delle famiglie, e dunque – sotto questo profilo – si può ipotizzare l’attenuante della buona fede.

Tuttavia, trattandosi di un'istituzione, va ricordato che :
1.     gli impegni presi liberamente, ci insegna il diritto, vanno rispettati: il rispetto delle regole è la  base stessa della democrazia. Un Ente Pubblico può revocare una decisione solo sulla base di nuovi e rilevanti interessi pubblici che sopraggiungano. Dato che la data del carnevale era nota da tempo la revoca non pare legittima. E l'Associazione aveva fatto affidamento sull'avvenuta assegnazione (era in programma una manifestazione federale juniores di livello regionale, con tanti ragazzi coinvolti).
2. quantomeno, ci si poteva aspettare minore leggerezza nel deliberare la concessione, sarebbe bastato un approfondimento di pochi istanti per avvedersi che il 16 febbraio cadeva il carnevale;
3.   per legge, in questo caso, l’interesse pubblico prevalente era proprio verso l’associazione sportiva. Non va dimenticato che esiste una legge nazionale ed una regionale che assegnano alle associazioni sportive la priorità nell’uso degli impianti sportivi.
4. a buona logica: non si capisce perché la tensostruttura a fianco è stata giudicata adeguata per cene con centinaia di invitati, e non lo fosse per ospitare qualche pupazzo.

Comunque, cosa fatta capo ha: gli eventuali strascichi li lasciamo ai rapporti tra l’associazione e il Comune, riservandoci una valutazione a vicenda conclusa. Ci  pareva giusto, comunque (anche se con una risonanza ben inferiore al Punto) cercare di chiarire la realtà dei fatti.


La LIM alle scuole

E’ doveroso dare, a nostra volta, risalto ad un’iniziativa del Comune di Vanzaghello estremamente positiva : l’acquisto di tre  LIM (Lavagne Interattive Multimediali) per le scuole di Vanzaghello, e la concessione di un contributo di 400 euro per l’acquisto di una ulteriore  LIM per la scuola dell’Infanzia.
In un periodo in cui le risorse statali per la scuola si riducono sempre più (si pensi al contributo che ogni anno la scuola deve chiedere ai genitori di Magnago e Vanzaghello per delle spese minimali di funzionamento) ed in cui i Comuni devono fare i conti, a loro volta, con la progressiva riduzione delle  risorse a loro disposizione, l’investimento che il Comune di Vanzaghello opera sull’istruzione, sul futuro dei nostri figli , merita una menzione particolare (anche perché, come del resto abbiamo sempre detto, si  tratta di un impegno costante negli anni da parte di questa amministrazione).

Risultati elettorali: questa ce la potevamo anche risparmiare.
Dicevamo che nell’utilizzo, anche un po’ partigiano,  del giornalino comunale, esistono dei limiti.
A nostro avviso, l’articolo sui risultati elettorali a pag. 6 si colloca in bilico sul confine di ciò che non si dovrebbe fare. La pubblicazione dei dati elettorali è certo utile; un po’ meno il commento che segue. Non ci addentriamo in una controanalisi dei numeri, ridda dalla quale non si esce agevolmente.
Il commento, comunque, non rappresenta un’analisi oggettiva del voto, ma una visione di parte (si parla di un “trend”, tutto  da verificare come tale, circa Lega e PdL e di un “miglioramento” del PD, che invece perde 56 voti).
Ripetiamo: non entriamo nel merito e politicamente ci interessa anche poco. Ma le analisi politiche di parte dovrebbero  trovare altra collocazione che non in un giornale pagato con i soldi di tutti.


Acqua pura, acqua chiara. Ma scegliere no?
A pag 7 del Punto un’analisi molto ben fatta della d.ssa Preatoni, tecnologo alimentare (con un contratto con il Comune per l’appalto delle mense) ci dice che l’utilizzo dell’acqua di Vanzaghello debba essere sponsorizzato.
Nelle mense delle nostre scuole, infatti, si eroga acqua di rubinetto.
Già una volta abbiamo scritto la nostra contrarietà ad un provvedimento obbligatorio di questo tipo (LEGGI QUI IL POST "QUESTA NON LA BEVIAMO " DEL 30 OTTOBRE 2012): in allegato a quel post vi sono dei contributi scientifici che depongono per una certa cautela nell’utilizzo dell’acqua di rubinetto.
L’elevato residuo fisso a 180°C ( 259) è indice di una considerevole presenza di calcari e sali minerali; ma, anche in disparte questo, riteniamo sia un elementare diritto di chi manda i propri figli a scuola poter scegliere cosa far bere loro.
Non ci convince chi ritiene che con un certo qual dirigismo paternalista si sviluppi coscienza ambientale.


Lo staff di LiberaMente


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