domenica 10 febbraio 2013

10 Febbraio 2013

la tragedia negata


Oggi celebriamo commossi il ricordo delle migliaia di istriani, giuliani e dalmati sterminati atrocemente alla fine della  seconda guerra mondiale.


E di tutti quelli che furono costretti a lasciare per sempre le proprie case



A Vanzaghello, come sempre, nulla. Non una parola, non un fiore.

Anzi, peggio che nulla: 
nella locandina di un convegno organizzato dal Comune il 14 e 15 marzo (!!), pubblicata proprio in questi giorni (!!) sul sito comunale, si fa riferimento al giorno del Ricordo. Poi, però, si legge  il contenuto e si scopre che " L’Amministrazione Comunale intende celebrare con varie iniziative la ricorrenza dei settant’anni trascorsi dal 1943 anno che segnò il punto di svolta della Seconda Guerra Mondiale . 
Voi cosa pensereste?

Un pò come se, un domani, qualcuno decidesse di festeggiare il 25 Aprile con un convegno il 13 maggio, in cui si parla dello sbarco in Normandia. Chissà cosa direbbero certuni.

Ma è inutile commentare, non ne vale la pena.

A noi basta che, chi  leggerà queste righe, volga un istante il pensiero in ricordo di quella povera gente.









Luca Manassero


3 commenti:

  1. CARETTA PIER GIORGIO.5 marzo 2013 alle ore 20:48

    IO CREDO CHE FAREBBE BENE A MODERARSI!

    IO CREDO CHE LEI SIGN, MANASSERO NON ABBIA IL MONOPOLIO DELLE VERITA'.QUANDO LA SMETTERA' DI STRUMENTALIZZARE QUESTI POVERI MORTI E QUESTE PESANTI EREDITA' DI UNA GUERRA FASCISTA CHE HA' INSANGUINATO TUTTI I CONFINI D'ITALIA E NON SOLO QUELLO GIULIANO DALMATA FORSE IL DIALOGO POTRA' RITORNARE AD ESSERE SOVRANO.TUTTI NOI SIAMO FIGLI E NIPOTI DI PERSONE CHE HANNO PAGATO LA LORO AVVERSIONE ALLA DITTATURA.NON OCCORRE LAGNARSENE E FARSENE BELLI OGNI VOLTA.
    NOI SIAMO FIGLI E NIPOTI DI UOMINI E DONNE ANCHE DI VANZAGHELLO CHE FECERO ANNI E ANNI DI GALERA,ANNI DI GUERRA CONTRO LA DITTATURA E L'OCCUPAZIONE NAZI FASCISTA.
    LEI NON FA ALTRO CHE ASPETTARE IL 10 FEBBRAIO DI OGNI ANNO PER AVERE OCCASIONE DI LASCAR CADERE DALL'ALTO LA SUA VERITA'.LEI SA CHE SE SI VUOLE DAVVERO IL DIALOGO SI DEVE LAVORARE INTENSAMENTE E SILENZIOSAMENTE E NON CERTO COME LEI UTILIZZANDO AL SOLO SCOPO DI RINFOCOLARE LA POLEMICA I GIORNALI LOCALI.

    IO CREDO CHE LA MEMORIA E IL RICORDO DEBBANO GUIDARCI OGNI GIORNO DELL'ANNO. QUINDI QUALSIASI GIORNO DELL'ANNO VA BENE PER CERCARE IL DIALOGO.
    LEI INVECE,SIGN. MANASSERO,NE FA UNA QUESTIONE DIDETTAGLIO E DI GIORNI E VORREBBE IL DIALOGO SOLO IL GIORNO 10 FEBBRAIO DI OGNI ANNO..MENTRE TUTTO IL RESTO DELL'ANNO SOLLEVA ZIZZANIA.
    TROPPO COMODO NO?IO CREDO CHE LEI DEBBA SCEGLIERE UN ALTRO ARGOMENTO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE CHE SI APPRESTA AD INTRAPRENEDERE COME CANDIDATO SINDACO.
    SE LEI FOSSE IN BUONA FEDE CREDO CHE L'AVREI VISTA A QUALCHE INIZIATIVA DI QUELLE CHE SI SONO TENUTE NEL MESE DI FABBRAIO NEI PAESI QUI VICINI.A DIR LA VERITA' SOLO NEI COMUNI RETTI DA AMMINISTRAZIONI DI CENTRO SINISTRA. NEI COMUNI RETTI DA AMMINISTRAZIONI DI CENTRO DESTRA GURDA UN PO' NON SI FA MAI NULLA.CHISSA' PERCHE'.AL MASSIMO UN POVERO MANIFESTO CHE LASCIA IL TEMPO CHE TROVA.
    A CUGGIONO A CURA DI ALCUNE ASSOCIAZIONI SI E' TENUTA UNA SERATA BELLISSIMA A CUI HANNO PARTECIPATO DUE FRATELLI GIULIANO DALMATI"VERI QUESTA VOLTA".(ANZI FIUMANI)LE ANNUNCIO CHE A BREVE AVREMO IL PIACERE DI INVITARE I FRATELLI BURSICH E LEI NATURALMENTE SARA' IL PRIMO AD ESSERE INVITATO.SPERIAMO CHE QUESTA VOLTA PARTECIPI.
    LEI NON ERA PRESENTE COME NON E MAI PRESENTE A INZIATIVE DI QUESTO TIPO.
    LEI PREFERISCE PARLARNE DA SOLO E SI CAPISCE.
    FORSE TEME IL CONTRADDITORIO DI CHI C'ERA VERAMENTE?
    ERA PROPRIO UNA SERATA DI OMAGGIO AGLI ESULI "FIUMANI" E LE PERSONE ANCHE DI VANZAGHELLO PRESENTI ALLA FINE ERANO COMMOSSI.SI INFORMI SIGN. MANASSERO.
    E' PER QUESTO CHE IL SUO CONTINUO E ASSILLANTE BRU BRU CI SEMBRA UN INSULTO.
    PERCHE LEI E' SORDO E CERCA NON IL DIALOGO MA LO SCONTRO. QUESTO ORMAI E' MOLTO CHIARO.A LEI L'ONERE DI DISSIPARE QUESTO PESANTE DUBBIO.
    CARETTA GIORGIO.

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  2. Gentile Signor Caretta,
    La ringrazio del suo contributo, certo animato in quanto sentito-

    Le segnalo innanzitutto che a Cuggiono io c'ero.
    E avrei anche qualcosa da dire, su come è stata rappresentata la vicenda, e sui commenti - a sproposito - di chi è intervenuto (soprattutto il fratello del Sig. Bursich)
    Ma lasciamo stare.

    Mi spiace che Lei sostenga che io seminerei zizzania, ma soprattutto mi fa sorridere l'accenno alla candidatura.
    Lei non mi conosce, non sa per chi voto ed ho votato, non sa come la penso, non sa la mia storia, nè quella della mia famiglia.
    Nonostante questo, Lei mi giudica.
    Le aggiungo un dato ulteriore; visto che non le piace mio nonno istriano, in quanto istriano,allora le segnalo che il papà di mia nonna, fiorentino, era amico personale di Giacomo Matteotti, e fuggì con lui in Francia prima che rientrasse per essere ucciso.
    Fu ricinato e picchiato più volte dal fascista, e gli furono tolte le figlie (4) perchè antifascista.
    Ma, a prescindere dai nonni, io stesso sono stato assai legato ad organizzazioni profondamente antifasciste.
    Potrei dimostrarglielo, ma non credo le interessi davvero.

    Certamente, io non sono una persona accomodante; se vedo delle storture, specie nel paese dove abito, le evidenzio, quando altri magari al mio posto starebbero zitti.

    Anche perchè, vede, magari Lei non lo sa, ma ad occuparmi del mio paese io ho solo da rimetterci; anzi, ci sto già rimettendo.
    Se vuole, a voce, le spiego il perchè (anche se chiedendo a persone che conosce forse potrebbero spiegarglielo).

    E non ho - mi creda sulla parola - proprio nessuna paura del confronto, su qualunque tema.

    Io ci sento benissimo, signor Caretta.
    E lei ?

    Cordialmente

    Luca Manassero

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  3. PIER GIORGIO CARETTA8 marzo 2013 alle ore 18:08

    Anch'io ci sento benissimo grazie.
    ci ho' messo un po' a trovare il commento .devo dire che il blog e' un po' macchinoso.
    o forse sono io che non lo frequento molto.
    A freddo.sono contento che lei ci fosse a Cuggiono. mi spiace non l'ho' vista.
    avra' notato allora lo sforzo sia del sindaco che delle associazioni sia del prof. Restelli di costruire un ponte che rimargini queste vecchie ferite.
    la condivisione delle storie e dei ricordi comuni e' la cura se vogliamo superare le guerre di religione e le vecchie logiche di contrapposizione da guerra fredda.
    ma il metodo a volte e' proprio sostanza.
    infatti a fronte di persone che cercano bene o male di creare occasioni di discussione e di approfondimento su queste tematiche cosi"calde"c'e' una parte politica che preferisce "gridare "le sue verita'usando slogan di altri tempi.e questa parte politica a volte si confonde con la destra oltranzista e negazionista.appunto per questo
    il mio consiglio pacato e' che su questi temi non si faccia speculazione politica.
    dobbiamo ricostruire un sentire comune e razionale su questi temi e "spaccare"usando i media non e' proprio il modo giusto.
    sappiamo che la giornata del ricordo e' stata proposta da ambienti che sono i discendenti del vecchio fascismo che aveva generato quella guerra.
    ma ciononostante il parlamento ha' trovato un momento unitario sperando che fossero sopite le passioni piu' accese.
    cosi non e'.spesso assistiamo a tentativi di strumentalizzazione politica proprio da chi dovrebbe invece favorire la discussione pacata.
    si veda la durissima presa di posizione di don Armando su questa questione.
    come si fa poi a parlare di pacificazione se si torna a rimestare in quel pentolone?
    <Come avra' visto i fratelli Bursich...profughi loro stessi che c'erano e che hanno vissuto in prima persona le sofferenze pur con toni diversi hanno comunque cercato di
    storicizzare gli accadimenti pur nella comprensibile commozione.
    non possiamo chiedere a persone che hanno creduto in ideali dominanti nel '900 di abiurare il loro credo.
    sappiamo che il nazionalismo fascista Italiano non e' stato meno feroce del nazionalismo di Tito nel determinare i fatti storici.allora perche' non ammetterlo.
    cerchiamo pero' di favorire un processo di avvicinamento alla verita'e non di radicalizzazione delle posizioni.
    ognuno su queste questioni ha' ragioni da vendere.io chiedo che non si utilizzino questi argomenti come clava politica per questioni contingenti.
    lasciamole fuori per favore perche' facciamo il male di tutti
    Non mi metta in bocca cose che non ho' detto.non ho' affatto
    detto nulla di suo nonno in quanto Istriano neh del suo bisnonno.
    rispetto la storia familiare di tutti . ci mancherebbe altro.
    ma appunto non usiamo questi temi come grimaldelli per imporci sull'avversario del momento.sono troppo importanti per banalizzarli cosi.
    le credo quando dice di non essere accomodante.si vede dalla passione che ci mette.
    spero che la prossima occasione per discuterne non sia su una locandina su un muro o su un blog ma ,come fra persone civili,dibattendo viso a viso in una serata organizzata civilmente.
    mi permetta di dubitarne.
    pero' anche stavolta avevo pensato che lei non ci fosse a Cuggiono quindi ...le do' atto.

    Caretta Pier Giorgio.

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