Mercoledì 16 maggio, primo Consiglio Comunale a Magnago per la nuova amministrazione di centrosinistra guidata da Carla Picco.
C'eravamo anche noi, mercoledì sera, insieme a tanta, tantissima gente, fin troppa: molti si sono dovuti accontentare di sbirciare dalla porta di ingresso.
Una seduta consiliare all'insegna del garbo e del fair play (un pò meno tra i fan, ma è comprensibile..).
Un paio di appunti, però, vorremmo farli.
In apertura di seduta, il Sindaco annuncia che il Consigliere eletto Gigi Pariani si è dimesso, poichè verrà nominato Presidente dell'Azienda Speciale Pluriservizi (e sarebbe incompatibile con la carica di consigliere). Ottima scelta: Pariani è persona seria, competente e perbene: farà sicuramente bene.
Vengono poi assunte alcune delibere di prassi: una di queste ha come oggetto "Indirizzi al Sindaco per la nomina dei rappresentanti del Comune in Enti e aziende". E' una delibera generalmente assunta nella prima seduta dei nuovi Consigli: stabilisce i requisiti che dovranno possedere le persone che saranno nominate a rappresentare il Comune nei diversi enti (ad esempio: dovranno essere competenti nella relativa materia, non dovranno avere rapporti di parentela con gli amministratori e così via).
Piccola osservazione: come è avvenuta la scelta del nuovo Presidente se la delibera con gli indirizzi non era stata ancora assunta?
E' ovviamente, domanda retorica: le amministrazioni scelgono sulla base di un rapporto fiduciario con chi nominano, la delibera di indirizzi è un passaggio formale.
Tuttavia, a volte la forma è sostanza: la Legge attribuisce la competenza a fissare gli indirizzi al Consiglio Comunale. L'indicazione dovrebbe avvenire dopo, non prima della delibera. In realtà, è un peccato veniale, anzi: il Sindaco non era tenuto a spiegare i motivi delle dimissioni del Consigliere Pariani, lo ha fatto per motivi di trasparenza e ciò è meritorio; e non si trattava di una nomina già avvenuta.
Siamo certi che, nel futuro (perlomeno secondo noi, che crediamo che il rispetto delle regole, anche formali, sia indice di serietà e rispetto), vi sarà maggiore attenzione al rispetto anche formale delle competenze del Consiglio Comunale.
In chiusura di seduta, prende poi la parola il Consigliere Giovanni Colombo, eletto con la maggioranza. Dopo aver premesso che il suo intervento aveva carattere "più personale che politico", ha sottolineato che quella giornata era stata per lui negativa e che, ciononostante, "per senso di responsabilità" ha ritenuto di allinearsi nel voto "all'attuale maggioranza" . Ha concluso auspicando che la sua fiducia possa essere "adeguatamente ripagata".
Ci piacerebbe che il Consigliere Colombo chiarisse il significato del suo intervento. E' certo legittima l'aspirazione di chi fa politica per conseguire cariche pubbliche e visibilità, ma riteniamo che, se così è, si poteva evitare di porre la questione in quei termini ed in quella sede. Ma saremmo ben lieti di aver frainteso.
Lo Staff di LiberaMente
Piccola osservazione: come è avvenuta la scelta del nuovo Presidente se la delibera con gli indirizzi non era stata ancora assunta?
E' ovviamente, domanda retorica: le amministrazioni scelgono sulla base di un rapporto fiduciario con chi nominano, la delibera di indirizzi è un passaggio formale.
Tuttavia, a volte la forma è sostanza: la Legge attribuisce la competenza a fissare gli indirizzi al Consiglio Comunale. L'indicazione dovrebbe avvenire dopo, non prima della delibera. In realtà, è un peccato veniale, anzi: il Sindaco non era tenuto a spiegare i motivi delle dimissioni del Consigliere Pariani, lo ha fatto per motivi di trasparenza e ciò è meritorio; e non si trattava di una nomina già avvenuta.
Siamo certi che, nel futuro (perlomeno secondo noi, che crediamo che il rispetto delle regole, anche formali, sia indice di serietà e rispetto), vi sarà maggiore attenzione al rispetto anche formale delle competenze del Consiglio Comunale.
In chiusura di seduta, prende poi la parola il Consigliere Giovanni Colombo, eletto con la maggioranza. Dopo aver premesso che il suo intervento aveva carattere "più personale che politico", ha sottolineato che quella giornata era stata per lui negativa e che, ciononostante, "per senso di responsabilità" ha ritenuto di allinearsi nel voto "all'attuale maggioranza" . Ha concluso auspicando che la sua fiducia possa essere "adeguatamente ripagata".
Ci piacerebbe che il Consigliere Colombo chiarisse il significato del suo intervento. E' certo legittima l'aspirazione di chi fa politica per conseguire cariche pubbliche e visibilità, ma riteniamo che, se così è, si poteva evitare di porre la questione in quei termini ed in quella sede. Ma saremmo ben lieti di aver frainteso.
Lo Staff di LiberaMente
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