Aria di 1992
Chi ha vissuto l'atmosfera del 1992, con lo sgretolamento dei partiti storici (DC e PSI in testa) non può, oggi, non annusare la medesima aria, dopo queste elezioni amministrative.
Tutti i partiti che hanno dominato la scena degli ultimi 15 anni (PDL, PD, Lega, Udc) accusano una battuta d'arresto innegabile, in termini numerici.
Anche il PD, che nella nostra zona, con coalizioni diverse, esce vincente nel confronto per vari Comuni, nel complesso, leggendo l'analisi dall'Istituto Cattaneo nello studio che vi alleghiamo - LEGGI QUI L'ANALISI DELL'ISTITUTO CATTANEO - subisce un decremento non lieve.
La chiave di lettura, questa volta, non sta nell'alternanza tra centrosinistra e centrodestra. Sta nello scollamento tra i cittadini e l'attuale contesto politico: vengono infatti premiate, al di là delle aspettative, liste civiche e liste di protesta (i grillini, per capirci).
A Legnano, il Movimento Cinque Stelle conquista il 13,90 % dei voti e diviene il terzo partito della città.
A San Giorgio vince una lista civica (Vivere San Giorgio) totalmente svincolata dai partiti, che sbaraglia Lega, centrodestra (con addirittura due liste) e centrosinistra.
A Magnago, come avevamo ipotizzato, si rivela decisivo per la vittoria del centrosinistra il grande risultato della Lista di Andrea Coscetti (19,53%): sommando i voti di questa lista, del Grande Centro e della Lega non ci sarebbe stata partita (guai a pensare, però, che i voti alla Lista Coscetti siano tutti voti di centrodestra).
A Canegrate la lista di Giacomo Montalbano raccoglie il 15,31%; a Magenta le liste di Mariangela Basile e Sergio Prato (Lista Comune solidale) raggiungono, insieme, circa il 12%.
E si tratta di Liste Civiche vere, non di liste civetta di partito.
Certo, siamo a livello locale: la conoscenza del candidato ha il suo peso; ma, nel complesso, ci pare di poter dire che siamo di fronte ad una grande richiesta dei cittadini per un modo nuovo di far politica, più aperto alla cosiddetta società civile ed alle sue istanze, più attento alla partecipazione dei cittadini che non ai meccanismi delle segreterie di partito.
Questi partiti, che a Roma appoggiano Monti e le sue misure durissime ed a livello locale lo criticano aspramente, non appaiono più credibili.
Ed allora?
Difficile dire, ma una cosa è certa: come nel 1992 i cittadini stanno manifestando una grande voglia di cambiamento e, soprattutto, di partecipazione diretta, di coinvolgimento. Nei paesi la gente vota le liste civiche anche perchè si sente coinvolta in prima persona, e si riavvicina così (positivamente) alla cosa pubblica.
Se le forze politiche avranno colto il messaggio lo vedremo ben presto, in vista delle politiche del 2013.
Consentiteci un'ultima osservazione, tutta nostrana:
che bella l'immagine di Carla Picco e Ferruccio Binaghi che si stringono la mano sorridenti, specie per chi ha ancora in mente momenti di tensione e gesti dell'ombrello davanti ai seggi.
Lo Staff di LiberaMente
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