mercoledì 9 maggio 2012

La buona politica



Nicolas Sarkozy ha voluto al proprio fianco Francois Hollande l’8 maggio, alla cerimonia per l'anniversario dell'armistizio della Seconda guerra mondiale; i due poi sono rimasti fianco a fianco, mentre la banda militare suonava la Marsigliese e lo 'Chant des Partisans', l'inno della resistenza francese. 
Due giorni prima, il Presidente uscente ha chiesto  rispetto per Francois Hollande, nuovo Presidente della Francia.
Non si trattava di gesti scontati, anzi, i francesi sono rimasti sorpresi; Sarkozy ha voluto in qualche modo abbracciare tutti i francesi, anche quelli che non hanno votato per lui. 
Questa, ci pare buona politica.
Giovedì 3 maggio, in Consiglio Comunale a Vanzaghello, autorevoli esponenti della maggioranza hanno, in qualche misura, anticipato il Presidente francese.
Su temi importanti su cui l’opposizione chiedeva a gran voce confronto e condivisione della scelte, questi Amministratori si sono resi disponibili ad un confronto su temi quali la gestione dei rifiuti e l’ambiente, la nuova bretella sulla 341 che avrà un impatto elevatissimo sulla nostra vita, e la possibilità di realizzare qualcosa di importante per gli anziani di Vanzaghello, aspetto su cui le opposizioni insistono da molto tempo.
Nel contempo, è stato lanciato dai medesimi componenti dalla maggioranza un appello ad abbassare i toni di quello che recentemente era diventato un vero e proprio conflitto continuo ed esasperato.
Le opposizioni hanno accolto di buon grado questo appello: hanno infatti deciso di ritirare tutte le mozioni ed interpellanze che fossero improntate ad uno spirito di contrapposizione politica. 
L’atto di ritiro è stato depositato, casualmente, proprio, l’8 maggio 2012.
Nessuno ha mai negato alla maggioranza di Vanzaghello la legittimazione a governare: sfidiamo chiunque a trovare un documento che affermi questo. E’ cosa, invece, ben diversa dire che, numeri delle ultime elezioni alla mano, i cittadini che hanno votato per l’attuale Amministrazione non sono la maggioranza dei cittadini di Vanzaghello e chiedere, di conseguenza, dialogo, coinvolgimento, condivisione con le opposizioni sulle scelte fondamentali, senza per questo invocare una gestione consociativa: le scelte deve compierle chi è stato eletto per governare.
Ma la condivisione implica la discussione, il confronto: chi non desidera solo governare, ma vuole invece comandare, notoriamente non ama il confronto.
Ed ecco che alcuni, d’improvviso, si rivolgono alle opposizioni chiamandole “le nostre minoranze”, quasi fossero degli animali da compagnia, e puntualizzando (guarda caso proprio ora) che i ruoli debbono restare ben distinti: la maggioranza governa, l’opposizione controlla (e basta). 
Il che sta a dire: nessun confronto; si prosegua pure come finora, muro contro muro. 
La provocazione è tanto evidente quanto dozzinale: proprio nel momento in cui vede la luce l’inizio di una “buona politica”, vi è chi tenta di stroncarla sul nascere.
Le opposizioni, nonostante questo, terranno fede agli impegni assunti, poiché il comportamento provocatorio di alcuni non deve prevalere sul senso di responsabilità di molti.
Gli interessi di Vanzaghello, ed il rispetto reciproco (soprattutto per chi, nella maggioranza, dimostra di avere autenticamente a cuore gli interessi di tutti), valgono bene la pena di non rispondere a qualche provocazione. 
Anche se, permetteteci, non capiamo bene “cui prodest”.


Lo Staff di LiberaMente

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