Anche quest’anno, nonostante i ripetuti appelli da parte delle maggiori personalità politiche per una maggiore coesione sociale si è riproposta in più occasioni la spiacevole divisione tra invitati e non a celebrare la ricorrenza del 25 Aprile e tra appartenenti di diritto al titolo di Partigiani di serie A ed altri di serie B.
Purtroppo anche Vanzaghello non sfugge a questo stereotipo di PARTIGIANO=COMUNISTA (basta fare un giro tra le tombe del cimitero per comprendere quello che sto affermando, un fiore è pur sempre solo un segno, ma in questo caso specifico particolarmente carico di significato).
Vorrei ricordare, a chi forse troppo preso da un’appartenenza ad un vecchio e fortunatamente da molti superato modo di essere e di pensare, che ci sono stati molti partigiani che, con grande sensibilità cristiana, hanno messo a rischio la propria vita e molto spesso anche quella dei loro famigliari a difesa della libertà di tutti noi. Hanno partecipato in forma attiva e diretta alla stesura della Carta Costituzionale e contribuito a fondare un partito chiamato Democrazia Cristiana. Chiedo pertanto che, in nome di una verità non revisionista ma assolutamente corretta, chi ha lottato, rischiato e purtroppo in tanti casi perso la propria vita non sia considerato Partigiano di serie B solo perché non ha sbandierato un vessillo di colore rosso o non ne ha sbandierato nessuno.
Mi chiedo: è caduto anche il muro di Berlino, potrà mai il tempo sanare cicatrici ancora aperte e far cadere vecchi pregiudizi che rischiano solo di far innalzare assurde barricate anche nel nostro piccolo paese?
Luisella Zara
Il titolo lo abbiamo preso in prestito da un bel saggio pubblicato da l'Avvenire e poi in rete.
RispondiEliminaQui il link
http://vicenzapopolare.blogspot.it/2008/04/partigiani-cattolici-decisivi-e.html
NO MIEI CARI.NON CI SIAMO.
RispondiEliminaFATE DELLE AFFERMAZIONI DI PRINCIPIO MA POI PUBBLICATE UN INTERVENTO DI MENTANA CHE SMENTISCE IN RADICE QUELLO CHE AFFERMATE.
SIGNIFICA NON AVERE CAPITO NIENTE DELLO SPIRITO DELLA RESISTENZA
E ATTESTA CHE LA VOSTRA POLEMICA E' DEL TUTTO STRUMENTALE.
DA UN LATO ESPONENTI LOCALI DELLA DESTRA SI RIEMPIONO LA BOCCA DI BELLE PAROLE MA NEI FATTI POCHISSIMI DI LORO(SOPRATTUTTO CHI PARLA DI PIU')PARTECIPANO ALLE VARIE RICORRENZE..
A MEMORIA D'UOMO POCHISSIMI DI VOI SIGNORI SI E' VISTO ALLE RICORRENZE CHE TANTO CELEBRATE.QUESTO PER DIRE IL CONTO IN CUI TENETE I VALORI CHE CON LA BOCCA DECLAMATE.
QUALCUNO DI VOI E' ISCRITTO O COLLABORA CON ORGANIZZAZIONI PATRIOTTICHE O PARTIGIANE CATTOLICHE O DI QUALSIASI INDIRIZZO?
NO...VE NE GUARDATE BENE.
SE NON E' STRUMENTALE QUESTO COSA LO E?
NON SOLO. MAI UNA VOLTA VI SIETE FATTI PROMOTORI NON DICO DI UNA INIZIATIVA MA NEANCHE DI UN SIA PUR PICCOLO SCRITTO.
NOICI DANNIAMO L'ANIMA PER TENERE VIVA LA MEMORIA DI QUEI POVERI RAGAZZI DI TUTTE O DI NESSUNA FEDE POLITICA CHE SI BUTTARONO NELLA MISCHIA E PAGARONO UN PREZZO ALTISSIMO PER POTER FARE IN MODO CHE NOI ,ORA,TUTTI,AVESSIMO UNA FESTA CHE SI CHIAMA "DELLA LIBERAZIONE" NON A CASO. INFATTI IL "NOSTRO ALLEATO GERMANICO "NON POTRA' MAI AVERE UNA FESTA DELLA LIBERAZIONE SEMPLICEMENTE PERCHE' NON HA' AVUTO LA RESISTENZA CHE ABBIAMO AVUTO NOI.
NO NO.NON AVETE CAPITO NIENTE.
NON VI ACCORGETE CHE VI SIETE ALLINEATI AI NEGAZIONISTI CHE ANCHE NEL NOSTRO PAESE HANNO ESPONENTI DI SPICCO.(RICORDATE L'ANNO SCORSO DALLE PAGINE DEL "MANTICE" LA PROPOSTA DI ABOLIRE IL 25 APRILE?)PERCHE' NON SI E' SENTITA LA VOSTRA,IN ALTRE OCCASIONI COSI ROBOANTE VOCE DI DISSENSO?
PER UN UNICO MOTIVO CHE ORA E' CHIARO.SIETE DACCORDO.
COME ANPI E COME CITTADINI SIAMO DA MOLTO IMPEGNATI PER SUPERARE QUESTE DIFFICOLTA CHE ESISTONO...MA IN SILENZIO,LAVORANDO E FACENDO LE COSE .NON CERTO STROMBAZZANDO COME FATE VOI PRESUNTE
DISCRIMINAZIONI VERSO I RAPPRESENTANTI DI UNA DESTRA CHE HA' RESPONSABILITA' ENORMI VERSO L'ITALIA.
SOPRATTUTTO UNA QUESTIONE MI SEMBRA NON VI SIA CHIARA.
LA PIETA' PER I MORTI LA SI CELEBRA IL 2 NOVEMBRE.E VALE PER TUTTI.
IL 25 APRILE SI CELEBRA LA RINASCITA DELLA NOSTRA NAZIONE DOPO UNA DITTATURA DI DESTRA DURATA 20 ANNI E CHE CI AVEVA DISTRUTTO.
LA POSSIAMO CELEBRARE PERCHE' CI SONO STATE FORZE ITALIANE CHE SI SONO OPPOSTE E CHE HANNO VISTO I LORO UOMINI MIGLIORI FINIRE ALLA FORCA E NELLE GALERE.CERTO SENZA GLI ALLEATI NON SAREMMO LIBERI E SAREMMO FORSE FINITI SOTTO IL DOMINIO DI QUELL"ALLEATO DELLA DESTRA ITALIANA " CHE ORA VOI PORTATE SUGLI ALTARI.
LO SAPPIAMO BENE CHE MOLTI SONO STATI I CATTOLICI CHE HANNO COMBATTUTO CONTRO IL FASCISMO.
LO SAPPIAMO TALMENTE BENE CHE VENERDI 20 APRILE ABBIAMO VOLUTO DEDICARE UNA SERATA AD UNA BRIGATA "AZZURRA"(CATTOLICA)DELL'ALTO MILANESE.LA BRIGATA POLDO GASPAROTTO CHE APPARTIENE AL RAGGRUPPAMENTO DIVISIONI ALFREDO DI DIO.(E SI E' PARLATO MOLTO NELLA SERATA DI DON ALBENI PRETE DI CUGGIONO E PATRIOTA)
SE INVECE DI CERCARE SEMPRE LA POLEMICA FINE A SE ' STESSA USASTE UN PO' DEL VOSTRO TEMPO PER FREQUENTARE I LUOGHI DOVE SI PARLA DI QUESTE COSE FORSE SARESTE PIU' PREPARATI.
DI VOI C'ERA FORSE QUALCUNO?.UNO? DUE?GLI ALTRI FORSE ERANO IMPEGNATI A PREPARARE VELENO.
NON ESISTONO PARTIGIANI DI SERIE "A " E DI SERIE "B".
VI RICORDIAMO CHE GLI UOMINI DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA,MARCORA,MATTEI,E TUTTI GLI ALTRI PARTIGIANI FISSARONO SULLA CARTA QUESTE PAROLE."E' VIETATA LA RICOSTITUZIONE SOTTO QUALSIASI FORMA DEL DISCIOLTO PARTITO FASCISTA".SIETE SICURI CHE SE RITORNASSERO I VECCHI PARTIGIANI SAREBBERO DACCORDO SULLA VOSTRA POSIZIONE SU ALEMANNO?
"ABBIAMO COMBATTUTO PER CHI C'ERA,PER CHI NON C'ERA E ANCHE PER CHI ERA CONTRO"(DA UNA LAPIDE PARTIGIANA)ECCO LA NOSTRA IDEA. MA A TUTTO C'E' UN LIMITE.
Egregio Signor Caretta,
RispondiEliminaLa ringraziamo per i suoi due contributi, cui rispondiamo per brevità unitariamente.
Comprendiamo, e rispettiamo profondamente, la passione e l'impegno che traspaiono dalle Sue parole, frutto di autentico convincimento. Allo stesso modo, siamo lieti che esistano delle persone che si sforzano di mantenere vivi gli ideali della Resistenza con impegno, organizzando dibattiti e momenti di riflessione.
Pertanto (ce lo lasci dire: a differenza sua) noi Le rispondiamo senza arroganza alcuna, con il rispetto che E' DOVUTO a chi crede nei propri ideali.
Quanto al post qui sopra, Le evidenziamo che esso è frutto di una persona di Vanzaghello (a noi vicina e che stimiamo), che si è firmata ed ha reso pubblica la propria autentica indignazione rispetto a quelli che ritiene essere dei comportamenti discriminatori in atto a Vanzaghello, ed ha fatto esempi concreti, a cui Lei, però, non ha risposto.
Basti questo.
Quanto al resto.
Non ci pare si possa dire che il post di Mentana smentisca quello che diciamo; forse non ha letto attentamente:
"come se si potesse negare che tanti altri italiani in buona fede combatterono dalla parte di Mussolini".
Chi può negare che il fascismo fu una dittatura violenta e bestiale?
Il bisnonno materno di chi scrive, Corrado Tei, fiorentino ed amico personale di Giacomo Matteotti (con cui fuggì a Parigi per diverso tempo) fu picchiato e "ricinato" più volte a causa della sua opposizione al regime, anche davanti alle figlie.
Ciònonostante, la sua figlia più piccola (la nonna materna di chi scrive), crebbe nel mito del regime e, ancora anziana, ne parlava con rimpianto.
Ma non era un rimpianto "squadrista"; era l'ideale (mitologico, se si vuole) di una ragazza cresciuta avendo Mussolini come idolo e l'Istituto Luce come organi di informazione.
Cosa vogliamo dire?
Esattamente quello che dice Enrico Mentana: ci furono ragazzi che combatterono con Mussolini, e morirono, per un ideale.
E' ipocrita, invero, distinguere,come fanno alcuni figuri che sfruttano l'ANPI ed i suoi ideali, tra la pietà per i morti e le ragioni per cui sono morti.
Perchè è un modo, peloso ed ipocrita, appunto, per dire che i morti non sono tutti uguali, che alcuni defunti non vanno onorati come gli altri.
E noi non ci stiamo.
Siamo di destra, Lei dice? Qualcun altro dice fascisti..
Ci dispiace, Signor Caretta, ma quel mondo è finito: noi non accettiamo la sua patente, e la rispediamo al mittente. Essere di destra o di sinistra, oggi, non ha più il significato che aveva 30 anni fa, periodo storico cui evidentemente i figuri di cui sopra sono particolarmente legati, forse perchè erano giovani e belli (?).
In conclusione, se può valere: la nostra non era e non è una polemica contro l'ANPI, ma una critica nei confronti di taluni individui di Vanzaghello che continuano a rinfocolare l'astio civile pur a 70 anni dalla fine della guerra.
Gli stessi che non hanno commemorato in alcun modo (vergogna !) il Giorno del Ricordo, solennità che si celebra il 10 febbraio di ogni anno, istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, in memoria delle vittime della tragedia Giuliano Dalmata ad opera dei partigiani comunisti di Tito. E, giusto per restare in tema, il nonno materno di chi scrive era Istriano (Italiano) di Pola, e dovette abbandonare ai titini casa ed affetti, dopo aver combattuto per il proprio paese, non essersi arreso ai nazisti ed essere stato deportato per oltre un anno in un campo di concentramento nazista.
Ci permetta: prima di attribuire ad altri la patente di "impreparati" dovrebbe forse informarsi meglio.
Grazie
Luca Manassero
GENTILE MANASSERO.
EliminaLA MIA PIU' CHE VEEMENTE RISPOSTA DI IERI ERA DIRETTA IN PARTICOLAR MODO ALLA STRUMENTALIZZAZIONE DI UNA LETTERA SUL TEMA DEL 25 APRILE ATTUATA SU QUESTO BLOG.
NON ENTRO IN MERITO A PRESUNTI MERITI ANTIFASCISTI E DI DIFENSORI DELLA LIBERTA'ALTRIMENTI CADIAMO DAVVERO IN QUELLO CHE STIGMATIZZATE E CIOE' LE CLASSIFICHE DEI"VERI" PARTIGIANI E DEI"FALSI".LE BASTI SAPERE CHE IL PADRE DEL SOTTOSCRITTO ,POLIOMIELITICO, E' STATO AD UN PASSO DALLA MORTE PER ANNEGAMENTO DENTRO UN'ABBEVERATOIO PER LE MUCCHE IN PIENO INVERNO.E QUESTO DA PARTE DI QUELLI CHE VESTIVANO LA CAMICIA NERA ED ERANO ,PER CASO,ALLEATI DEI TEDESCHI.( LE COSIDDETTE SS ITALIANE.)NATURALMENTE CAPISCO COSA INTENDE QUANDO PARLA DI ESULI GIULIANO/DALMATI .CONOSCO UN PO' IL TEMA PER LETTURE PERSONALI E PER AVER PARTECIPATO A NUMEROSI CONVEGNI DI ANPI E ALTRI SULLA OCCUPAZIONE ITALIANA DEI BALCANI E DELLE SUCCESSIVE ATROCI VICENDE ANCHE LEGATE ALLE FOIBE.CONSIDERO CON RISPETTO CHE ABBIA UN BISNONNO OPPOSITORE DEL REGIME.
LA QUESTIONE DI FONDO PERO' E' UN ALTRA.
SE DAL PUNTO DI VISTA UMANO IL RICORDO E IL RISPETTO SONO DOVUTI A TUTTI I MORTI SOPRATTUTTO SE GIOVANI E "CONDIZIONATI"NON LA STESSA COSA VALE PER IL GIUDIZIO STORICO .OGNI GUERRA HA' DEI VINTI E DEI VINCITORI.
I VINCITORI IN QUESTO CASO AVEVANO UNA INDUBBIA SUPERIORITA' MORALE E CREDO CHE NE CONVENGA.NON SI E' MAI VISTO PER NESSUNA GUERRA FARE QUELLO CHE SI STA' FACENDO IN ITALIA E CIOE' DI FAR PREVALERE IL GIUDIZIO UMANO SU QUELLO STORICO.LO SA QUALI SOFFERENZE UMANE DEVE AVER CAUSATO LA GUERRA NAZISTA FRA GLI STESSI TEDESCHI? PERCHE' NON NE PARLIAMO E USIAMO LA STESSA PIETA' PER I TEDESCHI?
SECONDO LEI MERITANO LO STESSO RISPETTO E LO STESSO RICORDO DA PARTE DI UNA NAZIONE I SETTE FRATELLI CERVI UCCISI INNOCENTI PERCHE' OPPOSITORI E I NAZISTI E I NAZIFASCISTI RESPONSABILI DELLE STRAGI SULLA LINEA GOTICA?(MARZABOTTO ECC.)
TUTTI VISITANDO I CIMITERI DI GUERRA CI PONIAMO DOMANDE SULLA FEROCIA UMANA E SULLA PIETA' PER CHI E' LI SEPOLTO.
MA QUI SI TRATTA DEL GIUDIZIO STORICO SU UN PERIODO DELLA NS. STORIA. NON POSSIAMO FAR MANCARE AI GIOVANI L'UNIVOCITA' DELLA NOSTRA CONDANNA.
CI FU,NELLA LIBERA REPUBBLICA PARTIGIANA DELL'OSSOLA,UN UOMO, EZIO VIGORELLI AVVOCATO CHE EBBE LA RESPONSABILITA' DEL DICASTERO DELLA GIUSTIZIA.IN QUEI MESI PERSE I SUI DUE FIGLI MORTI AD OPERA DEI FASCISTI IN VALGRANDE DURANTE IL RASTRELLAMENTO.EBBENE,POCO DOPO VIGORELLI ABOLI'NELLA REPUBBLICA LA PENA DI MORTE.QUESTA E' LA SUPERIORITA' MORALE DELLA RESISTENZA CHE NOI RIVENDICHIAMO. CREDIAMO CHE CI SIA BISOGNO DI QUESTI ESEMPI PER EDUCARE I GIOVANI E ANCHE CI SIA BISOGNO DI DIRE LORO IL PERCHE' I FIGLI DI EZIO SONO MORTI A 20 ANNI.
NON ABBIAMO BISOGNO DI RINFOCOLARE ODI E QUESTIONI DI CONFINE ORMAI SUPERATI DALLA STORIA.LE RICORDO CHE L'ITALIA PERSE UNA GUERRA CHE AVEVA DICHIARATO CON IL FASCISMO AL POTERE OSANNATO DALLE FOLLE.ECCO..QUI STA' IL PUNTO..SE NON FACCIAMO I CONTI CON LA NOSTRA STORIA E NON SUPERIAMO QUESTO SENSO DI "SCONFITTA" NON FAREMO PASSI AVANTI.IO ,IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE MI SENTO "VINCITORE". MI RENDO
EliminaCONTO CHE MOLTI ITALIANI PREFERIREBBERO UN GIORNO DI LUTTO.
I TEDESCHI HANNO PAGATO ED ELABORATO LA SCONFITTA.MOLTI ITALIANI ANCORA NO.E SI SENTONO ORFANI .QUESTO E' IL PROBLEMA DI QUESTI ANNI.
LE DO' ATTO DI AVER CORRETTAMENTE DATO SPAZIO AL MIO INTERVENTO .
FINIAMOLA CON STA'STORIA DELLE FOIBE.E SOLO UNA SPECULAZIONE.NON CAPITE CHE INSISTENDO CON QUESTI TONI DA GUERRA FREDDA BLOCCATE OGNI POSSIBILITA' DI LETTURA CONDIVISA?SE LEI FOSSE VENUTO A BUSCATE A MARZO PER LA CONFERENZA ORGANIZZATA DALL'ESTREMA DESTRA MI AVREBBE TROVATO E FORSE NE AVREMMO PARLATO.MI PERMETTA ANCORA UNA COSA ..MOLTI SONO MORTI PER DEGLI IDEALI. FRA I MENO NOBILI C'ERANO QUELLI DELLA REPUBBLICA SOCIALE.QUANDO LEI CITA "GUCCINI" (ERANO GIOVANI E BELLI)DENOTA UNA VIS POLEMICA NON COMUNE E UNA CONTIGUITA' CULTURALE CON LA DESTRA OLTRANZISTA ROMANA.NE CONVIENE?SE HA' QUALCOSA DA DIRE AD"ALCUNI INDIVIDUI DI VANZAGHELLO"NON PRENDA A PRETESTO VALORI E QUESTIONI COSI IMPORTANTI.SI ACCONTENTI DI MOLTO MENO....CORDIALI SALUTI. GIORGIO CARETTA .
Caro Giorgio, mi spiace moltissimo leggere qs. tue affermazioni postate dopo un mio commento che aveva tutt'altro significato che, sono sicura, non ti è sfuggito. Sei sicuro che a Vanzaghello non esistano Partigiani di serie A e di serie B? Se hai dei rimproveri da rivolgere a qualcuno naturalmente sei libero di farlo ma ti chiedo la cortesia di non mettermi in bocca cose che non ho mai detto nè pensato. Tutte le volte che mi è stato possibile, fin da piccola, ho presenziato alle ricorrenze del XXV Aprile. Mi ero iscritta all'ANPI di Vanzaghello convinta che fosse una buona cosa ricordare ai ns. figli cosa sia stata la Resistenza che ci ha portato ad essere dei LIBERI CITTADINI. Il motivo per cui non ho più rinnovato l'iscrizione lo conosci e avremo sicuramente occasione di confrontarci in assolutà serenità. Luisella
RispondiEliminaCara Luisella,rispondo volentieri alla tua sollecitazione.
Eliminanon pensare che le cose che ho' scritto siano dirette in particolare a te.lo sai come la penso.e scusa se ho' risposto con un tono un po' sopra le righe.
il tuo intervento e' condivisible e comprensibile.ma
se tu ti rivolgi esclusivamente al blog di una parte politica e' inevitabile che ti ritrovi strumentalizzata e "schiacciata" da logiche di parte. hai la mail dell'ANPI che ti tiene informata delle sue iniziative.
anche al papa' di un nostro iscritto non sono stati messi i fiori.
per inciso a mio parere e' un modo un po' datato di celebrare e di ricordare.
molto piu semplice e corretto ( e libero da possibili errori)sarebbe "comprendere"tutti coloro che hanno sofferto a causa delle loro idee e per la causa della liberta'.e sono molti anche a Vanzaghello. basterebbe un mazzo di fiori multicolore ad un cippo ..in modo molto semplice...
ma permettimi di dirti che la colpa di questo clima che si respira(e non solo vanzaghello)non e' (solo) di coloro che fanno riferimento alla sinistra. le guerre si fanno come minimo in due.da molti anni un expresidente del consiglio a cui fanno riferimento molti esponenti di vanzaghello si rifiuta di celebrare la Liberazione.questo ha' un significato o no?
chi si erge a fustigatore morale dovra' prima ,per essere credibile ,fare i conti con le enormi contraddizioni della sua parte politica o no?
certe affermazioni rappresentano il tradimento evidente del patrimonio ideale che ha' spinto i nostri padri ,fratelli,zii a "ribellarsi".
il tuo intervento e' quindi comprensibile .molto meno la speculazione che se ne fa a scopo politico.
aggiungere al tuo intervento un commento e una"chiosa"tutta politica come hanno fatto tentando di giustificare l'operato di "una parte" e in particolare di Alemanno e della Polverini che rappresentano gli ex fascisti non depone a favore di una ricerca di dialogo..se alla vigilia del 25 aprile una persona che dovrebbe essere un educatore saggio si scaglia con violenza contro una festivita'civile cosi importante fra l'indifferenza e anzi la connivenza di parte della destra locale e non si nota il benche' minimo cenno di dissenso da parte della opposizione attuale autorizza o no a pensare male?
a casa mia chi cerca il dialogo si sforza di crearne le condizioni mentre qui si sbandiera dialogo e si cerca solo cio' che divide.
L'associazione in cui lavoro,L'ANPI e' impegnata a ricercare i punti che uniscono e non quelli che dividono.
a Vanzaghello di queste cose non si e' mai parlato.mi darai atto che e' merito anche dell'ANPI se finalmente se ne parla.
io non ho' mai visto, e lo ripeto senza tema di essere smentito, alcun rappresentante della attuale opposizione agli appuntamenti che l'ANPI nei vari paesi propone in collaborazione con comuni parrocchie ecc. sui diversi temi compresi quelli piu' delicati come le foibe.perche' allora insistono ccome se fossero delle verginelle?
ma perche' per vincere le elezioni ormai prossime bisogna preparare il terreno e non hanno scrupolo di usare gli argomenti piu' delicati.
e a torto qualcuno crede che l'argomento sia a loro favorevole.
impegno di tutti e' quello di dimostrare "COI FATTI" CHE A VANZAGHELLO NON CI SONO PARTIGIANI DI SERIE "A " E DI SERIE "B" E NEANCHE SPAZIO PER SPECULAZIONI ODIOSE.
DICI GIUSTAMENTE CHE TU HAI SEMPRE PARTECIPATO AI MOMENTI IMPORTANTI CHE SEGNANO L'UNITA' DI UN PAESE.
NON LASCIAMO CHE PERSONE INTERESSATE AD ALTRO METTANO NEL TRTACARNE QUESTO PATRIMONIO.
non conosco le motivazioni che ti hanno convinta, con nostro vivo dispiacere, a lasciare l'anpi.noi continueremo sulla strada della conservazione della memoria il piu' possibile condivisa.
con stima immutata. giorgio.
Egregio Signor Caretta,
RispondiEliminanoi pubblichiamo volentieri i suoi interventi, perchè abbiamo stima e rispetto di chi crede autenticamente nelle proprie idee e nei propri valori, e le rappresenta in modo civile.
La preghiamo di credere che nessuno dei suoi commenti è stato modificato o artefatto. La memoria del blog non è modificabile, se occorre la pubblicheremo.
I migliori saluti
Luca Manassero
Egregio Signor Caretta,
RispondiEliminanoi pubblichiamo volentieri i suoi interventi, perchè abbiamo stima e rispetto di chi crede autenticamente nelle proprie idee e nei propri valori, e le rappresenta in modo civile.
La preghiamo di credere che nessuno dei suoi commenti è stato modificato o artefatto. La memoria del blog non è modificabile, se occorre la pubblicheremo.
I migliori saluti
Luca Manassero
grazie il mio appunto nasce forse da un equivoco perche' non trovavo i post in oggetto.
Eliminavi rendo volentieri atto della corretta pubblicazione.
Gentile Giorgio,
RispondiEliminasono Consigliere Comunale di opposizione da 8 anni, rappresentante di una lista civica.
Ho sempre partecipato alla commemorazione del 25 Aprile, tranne in occasione di eventi religiosi che cadevano in quel giorno.
Nello scorso mandato ho partecipato a qualche iniziativa organizzata dall' Amministrazione (incontro con Lidia Menapace e una serata dedicata ai canti partigiani).
Ho partecipato ad un incontro sulle foibe tenutosi nella nostra sala consiliare a cui mi pare non fosse presente alcun membro dell'allora gruppo di maggioranza.
Come vede, non cambia mai nulla, la storia si ripete e si ripeterà finchè questo nostro paese non riuscirà ad uscire da questo pantano ideologico in cui tutti siamo intrappolati.
Colgo da diversi passi dei suoi commenti che all'interno dell'ANPI sia in atto un confronto profondo per fare emergere la verità e la tenacia e l'impegno che lei profonde in questo tentativo di unire, dimostrano che anche voi non abbiate ancora raggiunto un'identità di vedute in relazione a questi eventi storici.
La decisione di portare anche un solo fiore ad un morto piuttosto che ad un altro la dice lunga sul travaglio che state vivendo anche voi.
Concordo totalmente con lei sulla sensibilità nel ricordare tutti i morti , ma credo che al vostro interno certe dinamiche saranno dure a morire.
Io sogno un 25 Aprile come un giorno di festa in cui nemmeno un solo invitato si senta indesiderato od escluso, in cui non si declamino discorsi degli anni scorsi cui si sono apportate insignificanti modifiche per non scontentar nessuno, una Santa Messa che affidi i morti alla Misericordia del Signore ed un pensiero lieve della massima autorità che non sia il virgolettato di qualche importante personalità morta per un grande ideale che oggi sarebbe inorridito nel vederci ancora divisi e separati in nome di ideologie morte e sepolte.
Gentile Giorgio non si vuole dimenticare nessuno e ancor meno rendere più onore a certi ideali piuttosto che ad altri, ma così non si può andare avanti e, mai come ora, il nostro paese ha bisogno di essere unito davanti ad un futuro drammatico.
Le dico onestamente che l'unica speranza la ripongo nell'immagine di quei due dolcissimi bimbi che il 25 Aprile scorso il Nostro Sindaco teneva teneramente per mano.
A loro ed alla loro generazione il compito di andare oltre nel ricordo di chi ci ha lasciati e nella speranza che nulla del genere possa più accadere.
Tutti noi, purtroppo, abbiamo fallito.
TERESA VITALI
grazie Teresa.permettimi di darti del tu visto che ci conosciamo da molti anni e di solito non siamo cosi' formali.
Eliminama forse bisogna prendere la rincorsa un po' indietro,a volte,se si vuole fare un balzo in avanti.
parto dalla fine.non sono daccordo con la tua conclusione e cioe' che noi abbiamo fallito.
bella l'immagine dei due bambini per mano al sindaco..molto simbolica.
anni fa la celebrazione della liberazione era diventata una stanca e ripetitiva cerimonia un po' vuota e priva di contenuti.
da un po' di tempo a Vanzaghello,ma anche da altre parti, ci sono persone che cercano di ridare slancio, contenuti e valori a questa ricorrenza.
forse se avessimo continuato a fare le solite iniziative un po' vuote non avremmo sollevato nessun polverone e il paese dormirebbe i sonni tranquilli di sempre.
ogni cambiamento richiede tempo,fatica e anche conflitto perche' non tutti abbiamo la stessa elasticita' e desiderio di cambiamento nello stesso momento.
ci vogliono persone che preparino e guidino il cambiamento.(in altre epoche si direbbero gli illuminati?)
o se preferisci coloro che hanno storie simili.
ci sono poi avvenimenti che ,susseguendosi, avolte danno spinte profonde alla societa'.
secondo me questo e' uno di quei momenti.
le prese di posizione di un presidente del Consiglio che non riconosce la giornata della liberazione, tentativi di far passare una malintesa "riconciliazione"senza fare nessuna analisi critica(in altri paei europei questo sarebbe impensabile) prese di posizione a noi vicine (non dimentichiamo che fu chiesto alla parrocchia di celebrare la messa del 25 aprile e vi fu un rifiuto)fino ad arrivare al punto di rottura di un parroco che invoca l'abolizione di una delle feste fondanti della nostra democrazia hanno contribuito in maniera determinante all'arroccamento delle posizioni.
io dico che se non avessimo avuto posizioni cosi oltranziste a Vanzaghello forse l'ANPI non avrebbe visto la luce.(poiche ' ogni cosa e' legata da un rapporto di causa/effetto.)
non mi ricordo dell'evento sulle foibe a Vanzaghello. io di sicuro non c'ero credo per motivi di lavoro.
ma a molte altre ho' partecipato.l'ANPI normalmente e tranquillamente propone queste iniziative di riflessione.
Credo che ci vogliano delle proposte anche operative sulle quali si misurera' la reale volonta di andare in una direzione condivisa almeno sui nostri valori di riferimento.
ma per favore non permettiamo a forze che nulla hanno da spartire con questi valori di strumentalizzare.
nel mese di maggio ANPI ha' in programma una visita al museo dei partigiani azzurri(sogno il tempo in cui si potra' mettere un fiore o un fazzoletto senza dover pensare di essere fraintesi).avremo un sacerdote che parlera' di resistenza e di liberta' ai ragazzi,e andremo alla casa della resistenza di Fondotoce.ci sembra di fare la nostra parte.
allora,fuori della retorica,senza inutili agiografie ne' simbolismi superati,guardiamo ai valori che hanno consentito la costruzione della ns.nuova repubblica democratica partendo dagli uomini che l'hanno voluta.tutti.
(ma per favore non da coloro che ci avrebbero volentieri fatti schiavi della tirannide teutonica.)Alemanno non e' Fini.
con stima.Giorgio Caretta
Gent. Sig. Teresa Vitali
RispondiEliminaPer amore alla verità, la celebrazione della S.Messa il 25 Aprile, ricorrenza della liberazione, non è prevista non per indisponibilità delle autorità laiche, ma bensì di quella religiosa che nella stessa data celebra sia le cresime che le prime comunioni.
Se Lei avesse l’influenza di far cambiare idea ……..
Vorrei dare qualche contributo al dibattito in corso anche se non sono un iscritto all’ANPI, ma un semplice cittadino sensibile alla POLIS.
Non voglio parlare dei partigiani di serie A o serie B, ma dei liberatori, perché il termine partigiani in senso generico non definisce correttamente tutti coloro che parteciparono per la liberazione dalle forze nazifasciste.
Non si può confondere chi si impegnava per la liberazione, nelle forme più varie, e chi resisteva per mantenere la situazione di repressione.
L’ 8 Settembre del 1943 è stato lo spartiacque, il momento in cui si è dovuto fare una scelta. Anche le forze armate che combattevano in obbedienza del governo italiano di Mussolini, hanno fatto la scelta da che parte stare, il caso più emblematico è quello dei martiri di Cefalonia. In quella occasione vi è stata una scelta di campo.
Questo è un punto fermo.
Poi si possono considerare anche le contraddizioni dovute alla situazione storica, la buona e la cattiva fede di movimenti, partiti, persone che hanno operato in quel periodo storico, ognuno con responsabilità diverse.
Un conto è la pietà per i morti che affidiamo alla misericordia di Dio, e un conto sono le responsabilità di chi ha negato libertà e diritti fondamentali.
Non servirebbe a nulla fare memoria, se non si è vigili e coscienti che la libertà e la pace vanno quotidianamente costruiti.
Penso che sul vostro sito potreste pubblicare documentazione e testimonianze delle forze di liberazione, potrebbe essere un contributo utile.
Ernestino Simontacchi
CONCORDO PIENAMENTE CON ERNESTINO E ANCHE CON TERESA VITALI.
EliminaNON CI SONO COSE INAMOVIBILI E MENO CHE MENO UNA DATA PER UNA CERIMONIA. NON CREDO SAREBBE SMINUITA LA SACRALITA' DELLA FUNZIONE RELIGIOSA SE FATTA IN ALTRA OCCASIONE.MI E' CAPITATO DI PARTECIPARE AD UNA S. CRESIMA( O PRIMA COMUNIONE) A BUSTO IN UNA DOMENICA POMERIGGIO.
AGGIUNGO ALLA ESPOSIZIONE DI ERNESTINO SUL VALORE DALLA SCELTA IL CASO DELLE DIVISONI FIRENZE E AREZZO CHE IN ALBANIA L'8 SETTEMBRE SCELSERO IL GOVERNO LEGITTIMO E SI UNIRONO ALLE FORZE PARTIGIANE LOCALI FORMANDO LA DIVISIONE GRAMSCI.STORIE POCO NOTE E ANCORA DA SCRIVERE.(PER INCISO NELLA CASA DI RIPOSO DI CASTANO E' MANCATO DA POCO UN EX UFFICIALE CHE COMANDAVA UN BATTAGLIONE DI QUESTA DIVISIONE . SI CHIAMAVA BRUNO CICUTTINI.)LA RESISTENZA CON LE STELLETTE FU DAVVERO IMPORTANTE..NEI GIORNI SCORSI SI SONO RICORDATI 8 CARABINIERI APPARTENENTI AD UNA FORMAZIONE PATRIOTTICA FUCILATI A VARALLO SESIA DAI TEDESCHI.
Gentile Ernestino, la ringrazio per il suo prezioso contributo a questo confronto. E' evidente che il tema è tanto i sentito quanto ancora controverso.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il sovrapporsi della celebrazione laica e religiosa mi permetto di ricordarle che quaranta anni fa ricevetti la Prima Comunione e la Santa Cresima il 25 Aprile, così come credo i suoi figli ed il parroco di allora era Don Franco Scotti.
A Vanzaghello è tradizione consolidata ed io credo non sarebbe corretto interferire con le decisioni dell'istituzione religiosa.
Giorgio Caretta, in un suo commento, parlava di un Sacerdote che avrebbe seguito dei ragazzi in un percorso di conoscenza dei valori della Resistenza.
Perché non chiedere ad un altro sacerdote di organizzare, se non una Santa Messa, vista l'indisponibilità della Chiesa in quel giorno, un momento di preghiera per ricordare questi nostri morti?
Per quanto riguarda la pubblicazione di testimonianze e di documentazione relativa a quegli eventi, saremo ben lieti di ospitare ogni intervento utile a fare chiarezza ed a mantenere viva la memoria, coscienti , come lei ben scrive, che la libertà e la pace vanno costruite quotidianamente.
TERESA VITALI
Gent. Sig. Teresa Vitali
RispondiEliminaNel suo primo intervento rispondendo al sig. Caretta esprime l’esigenza che si celebri “….una Santa Messa che affidi i morti alla Misericordia del Signore….”
In risposta al mio intervento mi fa notare. “…Per quanto riguarda il sovrapporsi della celebrazione laica e religiosa mi permetto di ricordarle che quaranta anni fa ricevetti la Prima Comunione e la Santa Cresima il 25 Aprile………………A Vanzaghello è tradizione consolidata…”
Quindi a Vanzaghello è tradizione consolidata la non celebrazione della Messa ai defunti il 25 Aprile.
Essendo compito della parrocchia la celebrazione della S. Messa, bisogna capire se deve prevalere questa tradizione o un cambiamento.
Ernestino Simontacchi
Gentile Ernestino, sa meglio di me che né io né lei possiamo avere alcuna influenza su certe decisioni. Certamente, come scrivevo, si potrebbe organizzare un momento di preghiera con un altro sacerdote. Non toglierebbe nulla all'importanza del momento che andiamo a ricordare.
RispondiEliminaPotrebbe essere in Piazza Pertini, così come davanti al Municipio.
Semplicemente uniti nel ricordo, con la benedizione del Signore.
TERESA VITALI
interessanti proposte.parliamone.
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