Ci associamo alle -come sempre - lucide considerazioni di Enrico Mentana: non è in contestazione che la pace e la libertà di cui oggi godiamo si debbano alla guerra di liberazione dal nazifascismo.
Perché il 25 aprile, nei fatti, non è mai riuscito a diventare realmente una festa di unificazione, di vera pacificazione nazionale?
Il perché è sotto gli occhi di tutti: la ricorrenza della Liberazione è sempre stata monopolizzata da alcuni, ed è diventata una celebrazione – spiace dirlo – di parte.
L’ANPI di Roma non ha invitato alle celebrazioni del 25 aprile 2012 il Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno e la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, adducendo che le celebrazioni stesse “non sono cosa gradita per Alemanno e Polverini” (LEGGI QUI L'ARTICOLO DEL CORRIERE).
Le risposte della Presidente Polverini (“Bisogna smetterla di pensare che chi milita da una parte o dall’altra abbia l’esclusiva della storia. Il sangue e’ stato versato da tutti”) e del Sindaco Alemanno (“ancora una volta il 25 Aprile, invece di essere un momento di unità e forza della nostra Nazione attorno ai valori della libertà e della democrazia, si trova modo di fare polemiche e dividersi”) meritano di essere condivise, così come il 25 Aprile meriterebbe di diventare finalmente la festa di tutti gli italiani(Qui l'articolo con le dichiarazioni di Polverini ed Alemanno).
Altrimenti, inevitabilmente, invece di diventare un momento di autentica coesione nazionale, questa ricorrenza diviene l’occasione per ricordarci come l’Italia sia stata, e continui ad essere, una nazione spaccata, incapace di ricomporre i frammenti di un passato terribile. In particolare, il ricordo dei caduti, di tutti i caduti italiani (anche di quelli che morirono – in divisa ed alla luce del sole – per riscattare quello che consideravano un tradimento) potrebbe essere una buona occasione (ma che, probabilmente, anche stavolta andrà persa).
Il sangue è stato versato da tutti, e sarebbe ora di smetterla con le inaccettabili affermazioni di chi, ancora oggi, continua stolidamente a ripetere che i morti non sono tutti uguali.
Lo staff di LiberaMente
Grave errore sarebbe cercar di annettere la Resistenza a un partito o a una
RispondiEliminachiesa, farne un'espressione, per quanto alta e purissima, di una ideologia
politica o confessionale. La Resistenza fu, e se non è morta dovrà essere,
qualcosa di più dell'ideologia di un partito: qualcosa di più profondo, di
più
universale, di più penetrante nei cuori: come una sintesi, come una
premessa; come una volontà di comprensione umana.
Senza questa spontaneità di carattere morale e religioso, non si potrebbe
spiegare come all'indomani dell'8 settembre, assai prima che gli
organizzatori
avessero potuto prendere i primi contatti, assai prima che i partiti
avessero messo in azione da regione a regione i loro fili clandestini,
fossero sorti
in cento luoghi d'Italia, non solo nelle città, ma nei borghi più solitari,
nelle montagne, nei casali, nelle officine, nelle scuole, tra i contadini,
tra gli operai, tra gli studenti, tra gli intellettuali, cento focolai di
insurrezione, l'uno all'insaputa dell'altro, senza mezzi, senza programma
chiaro,
senza saper bene quel che occorreva fare, ma tuttavia tutti mossi da questa
irreprimibile volontà di fare.
- PIERO CALAMANDREI -
SIETE SICURI CHE "TUTTI" I PARTIGIANI DELLE BRIGATE GARIBALDI FOSSERO COMUNISTI O CHE "TUTTI" I PARTIGIANI DELLE BRIGATE AZZURRE FOSSERO CATTOLICI? VOI VI ARROGATE IL DIRITTO DI AFFERMARE CHE QUESTO O QUELLO ERANO CATTOLICI O NO SECONDO IL VOSTRO METRO DI GIUDIZIO...?NON VI SEMBRA DI ESSERE UN' POCHINO ARROGANTI? O NON SITE VOI CHE STABILITE DELLE CATEGORIE,VOI SI,FRA "PARTIGIANI BUONI"E "PARTIGIANI CATTIVI?"NON SAREBBE MEGLIO CHIEDERE AI PARTIGIANI CATTOLICI COSA NE PENSANO VISTO CHE DIMOSTRATE DI NON CONOSCERE NULLA?MA GIA' VOI SPARATE SENTENZE A VANVERA E VI DEFETTA INVECE L'ARTE DEL DIALOGO.
http://groups.google.com/group/docenti-uici/browse_thread/thread/e980be942f1953fc/4171ecabda712728%3Fq%3D%2522Renato%2BCarli%2522%234171ecabda712728&ei=iGwTS6eaOpW8Qpmqic0O&sa=t&ct=res&cd=3&source=groups&usg=AFQjCNHF4uDpIKplByyq0-MbhmAUcz0uBQ
VI ALLEGO UN LINK.MI FARA' PIACERE DISCUTERNE CON VOI.
MI FAREBBE DAVVERO PIACERE SE PUBBLICASTE IL MIO INTERVENTO DI IERI SERA.QUELLO PRIMA DI QUESTO PUBBLICATO E CHE DELINEA IL MODO IN CUI MOLTI DI NOI LA PENSANO.AVETE CORRETTO IL VOSTRO ARTICOLO CHE STRUMENTALIZZA PER FINI POLITICI (DIFESA DELLA DESTRA EX FASCISTA)
RispondiEliminaL'INTERVENTO PACATO DI LUISELLA.CHE FRA L'ALTRO NON TROVO PIU'.MI FARETE IL FAVORE DI PUBBLICARE INTEGRALMENTE IL MIO INTERVENTO .NON HO' CHIESTO L'AMICIZIA AL VOSTRO BLOG.NON DOPO QUELLO CHE SCRIVETE.SPERO DI VEDERE PUBBLICATO ALMENO QUESTO SCRITTO...O SIETE COME I VECCHI COMUNISTI BOLSCEVICI CHE AVEVANO PAURA DEL DIALOGO?
SE DAVVERO QUESTO E' UN BLOG AL SERVIZIO DEL PAESE DIMOSTRATELO NEI FATTI DANDO SPAZIO ALLE DIVERSE OPINIONI.HO' CONSERVATO LO SCRITTO CHE VI HO' MANDATO E TROVERO' IL MODO DI RENDERLO PUBBLICO SE NON LO FARETE VOI COME E' VOSTRO DIRITTO E ANCHE VOSTRO DOVERE.
scusate..la mia risposta di cui parlo qui sopra l'ho' trovata entrando con la mia mail personale ma da qui non la vedo e nemmeno vedo l'articolo che ha' suscitato la discussione.problema tecnico? se e'cosi' chiedo venia.ma di questi tempi si e' portati a dubitare di tutti.
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