domenica 18 maggio 2014

Dove vanno i marinai


In campagna elettorale, si sa, le promesse fioccano, come l'ostentazione di quanto realizzato.
C'è, però, una cartina di tornasole alla quale si possono meglio valutare le cambiali in bianco che oggi ci si chiede di sottoscrivere: l'analisi di quello che non si è fatto, e del come e del perchè non lo si è fatto.

Come i nostri più affezionati lettori avranno capito, stiamo parlando di Bennet. O, meglio, dei contributi, di Bennet.

Più in particolare, dei 40.000 € che Bennet ha versato per aiutare il commercio nel centro del paese (negozi di vicinato), e dei 30.000 € versati per studi e ricerche sull'impatto del nuovo centro commerciale.

In un consiglio comunale dell'aprile 2012 la giunta, dopo essere stata costretta ad ammettere che quei soldi li aveva incassati, si è affrettata ad aggiugere di essere orgogliosa di avere Bennet sul proprio territorio

(LEGGI QUI LE CRONACHE DELLA SEDUTA, ANCHE SULLA STAMPA DI ALLORA)

I nostri amministratori uscenti hanno anche aggiunto che - convenzione alla mano - quei denari non erano in realtà finalizzati a rivitalizzare il commercio nel centro.

Bene, quindi, rammentare, in tempo di promesse, il contenuto della Convenzione Bennet (stralcio da copia della stessa)




E, tanto per cambiare, nessuno sa, quei soldi, che fine abbiano fatto.
Ed allora, le promesse di oggi?







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