Ci vuole
solo coraggio, o forse buon senso, per capire che le lezioni migliori sono di
solito le più dure; e che spesso fra queste ultime c'è la sconfitta.
Anthony
Clifford Grayling, Il
significato delle cose
Comprendere le ragioni di una sconfitta ha un
valore essenziale, nella politica come nella vita; infatti, colui che non si
soffermi a riflettere sui propri errori, in caso di sconfitta, ma se la prenda, ad esempio, con
la sfortuna o con altri, è inevitabilmente
destinato ad un nuovo insuccesso.
Vanzaghello non è, ci pare evidente, un paese
progressista, ma moderato. Lo dimostra il voto politico per le europee: 1.413
voti per il fronte di centrodestra, 1.074 per il fronte socialdemocratico
(comprendendo in esso anche la lista Tzipras ed i Verdi).
Alle elezioni comunali, invece, 1.768
cittadini scelgono la lista di Leopoldo Giani, quasi il 60% dei votanti.
Nessuno ha la sfera di cristallo, ma alcuni ragionamenti si possono certo proporre, derivano dai
numeri.
Anzitutto, è solare come circa 300 persone
che hanno votato centrodestra alle europee, nello stesso istante, abbiano dato
fiducia ai progressisti a livello comunale.
Leviamo, ipoteticamente, 300
consensi alla lista del nuovo Sindaco,
attribuiamoli per un istante all’altra, ed ecco che si perverrebbe ad un
risultato di quasi parità (per carità, meglio perdere per distacco che di una
incollatura, se non altro per il fegato).
Ma così non è stato.
Perché questi elettori moderati non hanno
scelto la lista che racchiudeva i simboli di tutti partiti di centrodestra,
direttamente o come appoggio esterno ?
Certo, non vi è stato, qui, alcun “effetto
Renzi”: sta nei numeri, lo abbiamo visto poco sopra.
Sicuramente ha pesato l’appeal del Candidato
Sindaco, il dotto Giani, uomo stimato da tutti, molto conosciuto in paese anche per il suo
impegno per i propri concittadini, che bene ha fatto anche come Assessore alla
cultura, e si comprende, dunque, come gli amici del centrosinistra abbiano
fatto ogni sforzo per ricandidarlo..... Ma noi, questo, lo avevamo già detto a
giugno 2013 ed a settembre 2013: vedi i post “The Manchurian Candidates” e “Voi
che Vanzaghello volete”.
Non mancherà, sicuramente, qualche grillino
(perdonatemi, io proprio M5S non riesco a pronunciarlo), anzi più d’uno, che ha
dato il proprio consenso in quella direzione.
Ma noi riteniamo che vi sia anche un’altra
spiegazione (Andreotti dixit….): evidentemente, qualcuno non voleva che questa
lista, pur di centro destra, vincesse. Diceva John Harington, scrittore e poeta
inglese di fine ‘500, che il tradimento non trionfa mai, perché, se trionfa,
nessuno osa chiamarlo tradimento. Ecco: stavolta non ha proprio trionfato.
Ma lasciamo
questi squallori ad altri, meno pubblici e più concreti, momenti.
Che fare quindi?
Anzitutto, prendere atto che la maggioranza
eletta dai Vanzaghellesi esce pienamente legittimata dalle urne.
Una maggioranza così ampia, peraltro, è una
grande responsabilità per il nuovo Sindaco, Leopoldo Giani.
Pare evidente che egli dovrà ora farsi carico
anche delle istanze di quei Vanzaghellesi di estrazione moderata che lo hanno
prescelto, fidando in un programma elettorale in cui sono state fatte esplicite
assicurazioni.
Ne citiamo, qui, due:
- - rendere il PGT più equo e meno rigido;
- - realizzare la videosorveglianza, per andare incontro al desiderio
di sicurezza dei cittadini.
Ora, mentre
è evidente che i toni dovranno
scendere, che occorre dare al dottor Giani perlomeno un’apertura di credito –
in totale onestà intellettuale – affinchè egli possa realizzare il suo
programma, è evidente che i voti di 1.200 cittadini che hanno scelto noi non
potranno essere dimenticati.
Siamo certi che non li dimenticherà il
Sindaco, ma di certo noi saremo lì a rammentare le istanze del nostro, di
programma elettorale.
Ecco, secondo noi, da dove occorre ripartire:
dal merito, dai contenuti, dagli interessi del paese, dei nostri concittadini;
noi crediamo che un’opposizione per essere credibile debba essere seria, priva
di pregiudizi.
Guai, a non riflettere sulle ragioni della
sconfitta.
Nessun commento:
Posta un commento