Oggi, primo maggio 2013, festa dei lavoratori e del lavoro, molti esercizi commerciali (non solo la grande distribuzione) sono stati aperti.
Questo il tweet di oggi di Gad Lerner :
Il Primo Maggio con i negozi aperti ci ricorda quanti passi indietro ha fatto il mondo del lavoro in questi anni. In attesa di riscossa
La libertà di iniziativa economica è uno dei fulcri dello sviluppo economico, di quella crescita che, in periodi di crisi, tutti cercano, ma che non si crea con le leggi, ma aiutando le imprese.
Ma la libera iniziativa economica, il mercato, hanno un senso solo se regolati; il liberismo sfrenato lasciamolo all'America, il Paese dove licenziare è semplice (ricordate la Lehman Brothers, i signori che uscivano con gli scatoloni di cartone ?).
E' indubbio - la legge ce lo insegna - che nel rapporto di lavoro vi è una parte debole, che è il lavoratore. Specie nella grande distribuzione, dove sappiamo che il peso contrattuale specifico dei lavoratori è assai scarso.
Vedere delle persone lavorare il primo maggio, qui concordiamo con Lerner, tradisce il senso stesso di questa festività.
Non pensiamo, però, si debba parlare di riscosse, ma di ricerca di un giusto equilibrio tra i diritti dei lavoratori (lo ripetiamo, parti deboli) e le legittime esigenze di imprese sempre più in difficoltà a competere su un mercato globale dai costi assai diversi tra nazione e nazione.
Lo Staff di LiberaMente
Secondo me questo è il risultato eclatante dell'accanimento alla libera iniziativa economica, dove i negozianti pensano di recuperare l'ammanco dato dalla depressione economica nazionale, rimanendo aperti in un giorno cosi significativo per la classe dipendete, ma tralasciando cosi il senso storico dello stesso.
RispondiEliminaIn più, se la maggior parte delle famiglie Italiane sta vivendo un momento di difficoltà economica, che senso avrebbe tenere aperti gli esercizi commerciali aumentando i costi della stessa attività, pagando i dipendenti senza avere un riscontro positivo?
Questa situazione simil-USA potrebbe anche essere causa di stress e malcontento generale; è possibile che da un po di tempo a questa parte non c'è una persona a cui chiedi: "come và?" e che ti risponda serenamente: "tutto bene, sono felice"???
Tutti stanno rincorrendo quel qualcosa che non esiste, arrancando e cosi dimenticando quali sono le cose veramente essenziali.
In merito a questi argomenti, l'unico metronomo che potrebbe decelerare i ritmi a cui siamo arrivati è lo stato.
Speriamo che nel caso non ci arrivi LUI, ci si possa arrivare insieme NOI!
Max, scusa il ritardo.. non l'avevamo visto :)
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