Chi non si aspetta l’inaspettato, non scoprirà la verità (Eraclito)
Dove
sta, di casa, la verità ?
Chi
può dire di essere certamente dalla parte della verità e del
giusto, e che l’errore, la falsità, l’ipocrisia, stanno senza
alcun dubbio presso gli altri ?
Perché
guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non
t'accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello:
permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi
la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo
occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza
dall'occhio del tuo fratello (Luca, 6, 41-42).
Il
blog Eco di Vanzaghello, il 18 gennaio 2012, a firma “ecoredazione”
( ? ) pubblica un post dal titolo “Anno nuovo solito fango”, che
definiremmo illuminante.
Bersaglio
dell’“ecopost” è una malcapitata cronista dell’Altomilanese,
alla quale va la nostra solidarietà, oltre alla linea editoriale del
giornale stesso.
Per
carità: certe locandine, certi titoli sono spesso eccessivi, e non
rispecchiano la realtà dei fatti. Inoltre, nel caso specifico, il
giornale ha commesso un errore, scrivendo erroneamente che l’Amministrazione non
aveva fatto chiarezza sui rimborsi al Vicesindaco.
Sarebbe
stato sufficiente dir questo, magari con un po' più di tolleranza
verso una ragazza poco più che ventenne che si cimenta con un
mestiere non semplice. Ed invece no.
Invece,
si torna a parlare di “fango”, cioè di falsità, di menzogne che
imbrattano questa amministrazione.
Chi
ci segue forse ricorda quando questi signori hanno iniziato a parlare
di “fango” e di “mestatori nel fango”. Fu a proposito della
nota vicenda dell’ambulatorio del Sindaco, in cui parve che
quest’ultimo avesse votato, in Giunta, l’affitto a se stesso
dell’ambulatorio comunale.
Fummo
chiamati “mestatori nel fango”, mentre noi per primi avevamo da
tempo scritto, ed è tutto pubblico (LEGGI QUI IL POST DI UN ANNO FA, BEN PRIMA DELLA POLEMICA) che la
questione era una bufala, che si trattava di un banale errore.
Ed invece tiè: mestatori nel fango.
Tuttavia, il nuovo articolo riporta correttamente i dati forniti
dall’amministrazione comunale.
Dov'è
l'errore, dov'è la distorsione? Le cifre sono quelle.
Il
perché di tanta acredine ce lo spiegano direttamente gli
“ecocronisti”:
“Abbiamo
aspettato a pubblicare questo post, scritto ai primi giorni di
Gennaio, in quanto la redattrice aveva ammesso l’errore di persona
e avevamo speranza che il nuovo giornale “Altomilanese” avesse
una linea editoriale diverso dal cessato “Altomilanese”.
E
ancora: Aspetteremo con pazienza di vedere se la linea politica
del nuovo giornale verso l’Amministrazione Comunale di Vanzaghello
cambierà rispetto al passato oppure se la linea editoriale della
nuova proprietà proseguirà sul medesimo canovaccio.
Che
significa “linea politica del nuovo giornale verso
l’Amministrazione Comunale di Vanzaghello” ? E perchè dovrebbe cambiare ? E come ?
Speriamo
di sbagliarci, ma, dopo la disinformazione, temiamo di veder
comparire all’orizzonte la sagoma di un altro fenomeno, la
“normalizzazione”.
Il
vento politico in zona è cambiato, ora la maggioranza delle
amministrazioni locali è di centro sinistra, e vi è dunque chi si
aspetta che si “normalizzi” (leggi omologare, quando non
imbavagliare) anche la stampa.
E
non solo la stampa: i tentativi di sottile calunnia, di denigrazione
personale, di danneggiare altri per il tramite di vie politiche sono
già stati usati anche in altre sedi e con altri obiettivi; ma c’è
chi non si lascia intimorire da questi mezzi. Non
tutto il centro sinistra, per fortuna, è disponibile ad ascoltare
certi malevoli sussurri, anche
perché i principi di democrazia e di libertà, in altre
amministrazioni, sono assai saldi.
L’Altomilanese
– cui noi abbiamo volontariamente contribuito in questo periodo –
è un giornale libero: ha attaccato amministrazioni di ogni colore
politico, anche se forse a volte con troppa veemenza.
Ma,
questo, gli “ecoredattori”, in realtà già lo sanno.La normalizzazione prescinde dalla verità: chi vuole normalizzare sa bene di non detenere la ragione e la verità. E’ per questo che vuole normalizzare.
Certo,
CALUGNA non è un termine dei più corretti: la nostra professoressa
di italiano, latino e greco del Liceo avrebbe dato un bel 3. E questo
ad una ragazza di poco più di vent'anni.
Ma
la nostra cara “Gisa” avrebbe probabilmente avuto un mancamento
nel vedere un adulto, valente scrittore pubblicista, narrarci di una
professione difficile, quella dell'INGEGNIERE
oppure
di un albero assai strano, probabilmente un'essenza profumata di
paesi lontani, il
CIGLIEGIO
Ho
un CIGLIEGIO nell'orto
proprio
sotto al murello
vecchio,
rugoso e storto,
che
rinnova il mantello
ad
ogni primavera.
A proposito dell'articolo sul sig. Torretta, fatemi capire:
RispondiElimina1) i soldi li ha percepiti lui o l'azienda dove lavora, se la percepite l'azienda il titolo doveva essere riborsi all'azienda "pinco pallino" per l'impegno da assesore del sig. Torretta.
2) Il suo impegno è tale da dover giustificare tali assenze dal posto di lovoro? Potete voi dire che queste assenze non sono giustificate?
Spiegate meglio.
Tentiamo di farle capire, con i nostri miseri mezzi interpretativi.
RispondiEliminaL'articolo, in primo luogo, non è sul Dott. Torretta, ma sui corretti rapporti tra stampa e potere, tra maggioranza ed opposizione, tra coerenza e prepotenza, tra correttezza nei comportamenti ed atteggiamenti non trasparenti.
Ciò detto, i rimborsi vanno al datore di lavoro.
Ancora, riteniamo che gli impegni pubblici del Dott. Torretta siano certamente sussistenti e fondati, e non sentiamo alcun bisogno che il Vicesindaco ce li giustifichi.
Di più : concordiamo sul fatto che non solo la legge, ma la democrazia stessa impongono che non solo i ricchi possano fare politica.
Tuttavia, in media res stat virtus: nessun assessore, prima d'ora, aveva comportato simili esborsi per il Comune a Vanzaghello, che non naviga certo nell'oro.
Siamo noi, questa volta, a chiederle: non ci sarebbe stato il modo di far spendere qualche euro in meno a noi cittadini?
A nostro avviso si.
Cordialmente