domenica 20 gennaio 2013

IL CIGLIEGIO


Chi non si aspetta l’inaspettato, non scoprirà la verità (Eraclito)


Dove sta, di casa, la verità ?
Chi può dire di essere certamente dalla parte della verità e del giusto, e che l’errore, la falsità, l’ipocrisia, stanno senza alcun dubbio presso gli altri ?

Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello (Luca, 6, 41-42).

Il blog Eco di Vanzaghello, il 18 gennaio 2012, a firma “ecoredazione” ( ? ) pubblica un post dal titolo “Anno nuovo solito fango”, che definiremmo illuminante.
Bersaglio dell’“ecopost” è una malcapitata cronista dell’Altomilanese, alla quale va la nostra solidarietà, oltre alla linea editoriale del giornale stesso.

Per carità: certe locandine, certi titoli sono spesso eccessivi, e non rispecchiano la realtà dei fatti. Inoltre, nel caso specifico, il giornale ha commesso un errore, scrivendo erroneamente che l’Amministrazione non aveva fatto chiarezza sui rimborsi al Vicesindaco.
Sarebbe stato sufficiente dir questo, magari con un po' più di tolleranza verso una ragazza poco più che ventenne che si cimenta con un mestiere non semplice. Ed invece no.

Invece, si torna a parlare di “fango”, cioè di falsità, di menzogne che imbrattano questa amministrazione.

Chi ci segue forse ricorda quando questi signori hanno iniziato a parlare di “fango” e di “mestatori nel fango”. Fu a proposito della nota vicenda dell’ambulatorio del Sindaco, in cui parve che quest’ultimo avesse votato, in Giunta, l’affitto a se stesso dell’ambulatorio comunale.
Fummo chiamati “mestatori nel fango”, mentre noi per primi avevamo da tempo scritto, ed è tutto pubblico (LEGGI QUI IL POST DI UN ANNO FA, BEN PRIMA DELLA POLEMICA) che la questione era una bufala, che si trattava di un banale errore.
Ed invece tiè: mestatori nel fango. 

Tuttavia, il nuovo articolo riporta correttamente i dati forniti dall’amministrazione comunale.

Dov'è l'errore, dov'è la distorsione? Le cifre sono quelle.


Il perché di tanta acredine ce lo spiegano direttamente gli “ecocronisti”:

Abbiamo aspettato a pubblicare questo post, scritto ai primi giorni di Gennaio, in quanto la redattrice aveva ammesso l’errore di persona e avevamo speranza che il nuovo giornale “Altomilanese” avesse una linea editoriale diverso dal cessato “Altomilanese”.

E ancora: Aspetteremo con pazienza di vedere se la linea politica del nuovo giornale verso l’Amministrazione Comunale di Vanzaghello cambierà rispetto al passato oppure se la linea editoriale della nuova proprietà proseguirà sul medesimo canovaccio.

Che significa “linea politica del nuovo giornale verso l’Amministrazione Comunale di Vanzaghello” ? E perchè dovrebbe cambiare ? E come ?
Speriamo di sbagliarci, ma, dopo la disinformazione, temiamo di veder comparire all’orizzonte la sagoma di un altro fenomeno, la
 normalizzazione”.

Il vento politico in zona è cambiato, ora la maggioranza delle amministrazioni locali è di centro sinistra, e vi è dunque chi si aspetta che si “normalizzi” (leggi omologare, quando non imbavagliare) anche la stampa.
E non solo la stampa: i tentativi di sottile calunnia, di denigrazione personale, di danneggiare altri per il tramite di vie politiche sono già stati usati anche in altre sedi e con altri obiettivi; ma c’è chi non si lascia intimorire da questi mezzi. Non tutto il centro sinistra, per fortuna, è disponibile ad ascoltare certi malevoli sussurri, anche perché i principi di democrazia e di libertà, in altre amministrazioni, sono assai saldi.

L’Altomilanesecui noi abbiamo volontariamente contribuito in questo periodo – è un giornale libero: ha attaccato amministrazioni di ogni colore politico, anche se forse a volte con troppa veemenza.
Ma, questo, gli “ecoredattori”, in realtà già lo sanno.
La normalizzazione prescinde dalla verità: chi vuole normalizzare sa bene di non detenere la ragione e la verità. E’ per questo che vuole normalizzare.

Anche la lingua italiana si presta a storpiature.

Certo, CALUGNA non è un termine dei più corretti: la nostra professoressa di italiano, latino e greco del Liceo avrebbe dato un bel 3. E questo ad una ragazza di poco più di vent'anni.
Ma la nostra cara “Gisa” avrebbe probabilmente avuto un mancamento nel vedere un adulto, valente scrittore pubblicista, narrarci di una professione difficile, quella dell'INGEGNIERE






oppure di un albero assai strano, probabilmente un'essenza profumata di paesi lontani, il

CIGLIEGIO





Ho un CIGLIEGIO nell'orto
proprio sotto al murello
vecchio, rugoso e storto,
che rinnova il mantello
ad ogni primavera.





Lo staff di LiberaMente    






2 commenti:

  1. A proposito dell'articolo sul sig. Torretta, fatemi capire:
    1) i soldi li ha percepiti lui o l'azienda dove lavora, se la percepite l'azienda il titolo doveva essere riborsi all'azienda "pinco pallino" per l'impegno da assesore del sig. Torretta.
    2) Il suo impegno è tale da dover giustificare tali assenze dal posto di lovoro? Potete voi dire che queste assenze non sono giustificate?
    Spiegate meglio.

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  2. Tentiamo di farle capire, con i nostri miseri mezzi interpretativi.
    L'articolo, in primo luogo, non è sul Dott. Torretta, ma sui corretti rapporti tra stampa e potere, tra maggioranza ed opposizione, tra coerenza e prepotenza, tra correttezza nei comportamenti ed atteggiamenti non trasparenti.
    Ciò detto, i rimborsi vanno al datore di lavoro.
    Ancora, riteniamo che gli impegni pubblici del Dott. Torretta siano certamente sussistenti e fondati, e non sentiamo alcun bisogno che il Vicesindaco ce li giustifichi.
    Di più : concordiamo sul fatto che non solo la legge, ma la democrazia stessa impongono che non solo i ricchi possano fare politica.
    Tuttavia, in media res stat virtus: nessun assessore, prima d'ora, aveva comportato simili esborsi per il Comune a Vanzaghello, che non naviga certo nell'oro.
    Siamo noi, questa volta, a chiederle: non ci sarebbe stato il modo di far spendere qualche euro in meno a noi cittadini?
    A nostro avviso si.
    Cordialmente

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