L'Amministrazione Comunale ha deciso che i nostri bimbi bevano l'acqua del rubinetto.
E pazienza cosa ne pensano i genitori; e pazienza se il buono pasto costa più dell'anno scorso. I bimbi bevano l'acqua del rubinetto. Punto.
Non ci pare accettabile, né nel merito né soprattutto, nel metodo.
Quanto al metodo, si è trattato di una decisione non partecipata, per di più adottata sulle spalle dei nostri bimbi. Su questo genere di cose, ci sembrerebbe dovuto un, anche minimo, coinvolgimento dei genitori, adottando un metodo partecipativo, non un diktat.
Dato che l'opinione, tra i genitori, è ampiamente condivisa, chiediamo all'Amministrazione di ritornare sui propri passi; in caso contrario, saranno inevitabili iniziative ulteriori.
Quanto al merito: l'acqua del rubinetto è come l'acqua minerale ? Risposta: no.
Anzitutto è una scorrettezza affermare che le acque minerali sono controllate ogni tre anni.
Nessuno qui intende spacciarsi per esperto: pubblichiamo in allegato uno studio realizzato da Regione e ARPAT Toscana (LEGGI QUI IL DOCUMENTO ) da cui emerge che i controlli sono ogni quindici giorni, in alcuni casi anche settimanali o addirittura giornalieri.
La qualità dell'acqua minerale è differente da quella dell'acquedotto, sia dal punto di vista chimico che organolettico.
Nell'acqua di rete, statisticamente, possono rinvenirsi sostanze inquinanti, oltre a metalli e soprattutto minerali (specie il calcio, origine del calcare e che può avere effetti negativi sull'organismo). Soprattutto, i disinfettanti (cloro) utilizzati per l'acqua di rete, a lungo andare possono avvere effetti negativi per l'organismo.
Alleghiamo una ricerca della Rivista Italiana di Igiene che illustra, sotto il profilo scientifico, quanto sintetizziamo (LEGGI QUI LA RICERCA).
Ora, al di là delle dispute scientifiche, questo ci pare sufficiente per affermare che se un genitore non desidera che il figlio beva l'acqua del rubinetto, ha il pieno diritto a che l'amministrazione comunale assecondi questa volontà.
O che almeno, prima, lo consulti.
Sicuramente ne riparleremo, magari in altra sede.
Lo Staff di LiberaMente
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