Scuola dell'infanzia, alcune precisazioni.
Con riferimento all'editoriale del Sindaco su "Il Punto" di giugno 2012, circa l'aggiunta di una sezione alla scuola dell'Infanzia statale, a beneficio dei bambini di Magnago, desideriamo fare alcune precisazioni.
Prendiamo atto, anzitutto, che si senta il dovere di precisare che " il Comune di Vanzaghello, seppure
non abbia avanzato richieste formali in tal senso " ha "preso atto della comunicazione pervenuta dal dirigente scolastico" sull'ampliamento delle sezioni.
Traspare - fin troppo chiaramente - il disagio del Comune nell'annunciare la novità, disagio derivante dalla consapevolezza che, in questo modo, gli errori nell'analisi alla base della scelta di realizzare la scuola divengono evidenti a tutti.
Appare, poi, opportuno sorvolare sull'ennesimo goffo tentativo di buttarla in politica: qui non è questione di scuola pubblica o privata, ma di un'opera pubblica affetta dalla nascita da evidente gigantismo, con tutto quel che ne consegue.
Si sostiene, poi, che il Comune di Magnago si "sarebbe offerto" di integrare le ore di insegnamento necessarie; la cosa, peraltro, non sarebbe stata necessaria, in quanto sarebbe stato possibile "ridistribuire le ore di docenza già disponibili". In realtà, questa affermazione è pura teoria, ed anch'essa la dice lunga sull'imbarazzo del Comune.
E' teoria, in primo luogo, perchè l'unico soggetto competente, ossia il Dirigente Scolastico dott. Ciccarelli, nell'ultimo Consiglio di Istituto, tenutosi nel mese di maggio, ha pubblicamente affermato che in mancanza dell'apporto di ore fornito da Magnago la Sezione "non si sarebbe potuta fare".
E' teoria, in secondo luogo, perchè la redistribuzione dell'orario degli insegnanti non è competenza del Comune - tantomeno del Sindaco - ma, appunto, del Dirigente Scolastico.
E' pura teoria, in terzo luogo, perchè "redistribuire l'orario delle insegnanti" non vuol dire altro che variare l'orario di docenza in alcune ore, riducendo - per i bambini di Vanzaghello - la qualità dell'insegnamento.
Dubitiamo che i genitori (di Vanzaghello) lo avrebbero tollerato.
E' quindi improprio sostenere che il Comune di Magnago abbia volontariamente offerto qualcosa di non necessario.
L'articolo conclude affermando che in un'anno dall'apertura della scuola dell'infanzia si è registrato un risparmio del 50% delle spese energetiche. Sarebbe invece interessante sapere:
- rispetto a quali spese si è registrato il risparmio? a quelle della vecchia struttura, datata oltre trent'anni fa e mai oggetto di interventi di riqualificazione (che - a dire della stessa Amministrazione, saranno poco onerosi) ? Non ci pare un modo omogeneo di raffrontare i dati.
- poco o tanto che sia, è stato chiesto all'Amministrazione di Magnago di farsi carico pro quota delle spese energetiche e delle altre utenze?
- e degli oneri di manutenzione della struttura?
Lo Staff di LiberaMente
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