domenica 26 febbraio 2012

I DIRITTI DELLE OPPOSIZIONI E GLI EQUILIBRI IN DEMOCRAZIA

L’identificazione delle elezioni con la competizione sportiva, la lettura dell’esito elettorale in termini di vittoria-e-sconfitta, è un segno indicatore per comprendere quella che chiamerei la sindrome dell’inutilità della dialettica politica post-elettorale. In questo senso è scorretto usare il linguaggio della vittoria e della sconfitta perché suggerisce l’idea - fuorviante e pericolosa - che conta solo chi vinceNell’ottica della vittoria e della sconfitta, l’opposizione non pare avere altro ruolo che quello di testimoniare i perdenti presso il pubblico dei vincitori. E il perdente in una competizione che registra solo chi vince è certamente inutile o impotente; non conta nulla. Ma questa non è né la logica né la procedura che opera nelle democrazie rappresentative.
Sono parole di un'insigne politologa, Nadia Urbinati, tratte dall'articolo “La scomparsa del ruolo dell’opposizione. Mutazioni preoccupanti dei modi della politica, e scomparsa del ruolo dell’opposizione, nella fase attuale delle democrazie”. La Repubblica, 7 maggio 2009
In una delle democrazie più mature del mondo, quella americana, il ruolo di controllo e vigilanza dell'opposizione ha connotati quasi sacrali: mai la maggioranza del momento si sognerebbe di irriderlo, consapevole che, un domani, potrebbe toccare a lei.

Questo, invece, è proprio quello che succede qui da noi.
L'articolo dà conto di quanto è accaduto la scorsa settimana in Consiglio Comunale
Il 17 dicembre avevamo pubblicato un post ( Leggi il POST SULL'EX MATERNA del 17 dicembre ) con una serie di domande precise e puntuali sull'ex Scuola dell'Infanzia di via Trieste; in sintesi erano queste:


1) perché si sia concordata la nuova destinazione della scuola con Azienda Sociale prima ancora di sentire il Consiglio Comunale di Vanzaghello;
2. quanto sarebbe costato ristrutturare la scuola materna mantenendone la
 destinazione precedente e quali parti dell'edificio non fossero più idonee;

3. quali opere saranno necessarie per adeguare l'edificio a sede del Cse, ed i relativi costi;
4. che contratto verrà fatto con Azienda Sociale ? Un affitto? A quale prezzo? Per quale durata?  E'  prevista la risoluzione anticipata? A chi competerà la manutenzione ordinaria e straordinaria ? Chi risponderà per eventuali danni ?

Domande chiare, no?
La risposta ottenuta (bontà loro) la passata settimana, per dirla con la Consigliere Comunale d.ssa Teresa Vitali, è stata PIETOSA.
Di più: ha avuto il preciso senso di un DILEGGIO, di un'IRRISIONE delle minoranze: praticamente nessuno dei quesiti delle opposizioni ha avuto risposta
E' stato risposto che il costo sarà intorno ai 30.000 € (ma, allora, tutte queste esigenze di chiuderla e spostarla dov'erano??) e che tutto il resto sarà deciso da Azienda Sociale. Piccolo particolare: noi siamo cittadini di Vanzaghello, non di Azienda Sociale.

In sintesi, è stato risposto: chiedete pure, tanto noi non solo non rispondiamo, ma continuiamo a fare quello che ci pare.


Ciò rappresenta  la negazione della democrazia. Così facendo non si sbeffeggiano solo le opposizioni, ma la maggioranza dei cittadini di Vanzaghello (e basta con le scempiaggini sui numeri!!).
Ed allora noi diciamo forte e chiaro: noi vogliamo quelle risposte, e le vogliamo prima che si compiano scelte irreversibili.
Non sarà lasciato nulla, nulla di intentato per impedire che l'arroganza di pochi decida il destino di molti.  Se questa è la linea, nei prossimi due anni ne vedremo delle belle.


Lo Staff di Liberamente


4 commenti:

  1. Scusate, pongo una domanda che centra poco, so che in diversi paesi a fine consiglio viene lasciata la parola al pubblico. E' possibile? nel caso, come mai da noi non funziona così?

    Grazie.
    Marco

    RispondiElimina
  2. No caro Marco, c'entra eccome.
    Si, teoricamente sarebbe possibile: si chiama question time; è stato già chiesto di introdurlo, ma la risposta è stata, come sempre, niet.
    D'altronde, se già non rispondono ai quesiti ufficiali, figuriamoci a quelli informali
    Grazie per l'attenzione e per il contributo

    RispondiElimina
  3. Se sono così puliti e trasparenti come dicono non dovrebbero aver paura di introdurre qualcosa di innovativo..invoglierebbe le persone a seguire i consigli comunali e a farsi un'idea di chi ha votato.

    Va beh son sempre i soliti insomma.

    Grazie della delucidazione.

    Marco

    RispondiElimina
  4. Vi cito due commi tratti dall'art. 8 dello Statuto del Comune di Magnago:
    1. I Consiglieri rappresentano l'intera Comunità, verso la quale essi rispondono dell'esercizio delle proprie funzioni;
    4. I Consiglieri, per l'esercizio delle proprie funzioni, hanno diritto di ottenere dagli Uffici Comunali, nonché da quelli di altri organismi dipendenti dal Comune, tutte le informazioni utili.
    Il ruolo di Consigliere Comunale comporta responsabilità, libertà, autonomia, partecipazione alle scelte.
    Il Consigliere di maggioranza e di opposizione fa parte dell'Amministrazione, la sua competenza di controllo, proposta e trasparenza è uno dei fondamenti dell'istituzione pubblica.

    Gigi Pariani

    RispondiElimina