LiberaMente non veste colori di partito; non è qualunquismo, ma essere liberi di rivendicare il diritto di ragionare senza schemi precostituiti anche se partendo dai propri valori.
Da questo osservatorio quindi guardiamo alla campagna elettorale di Magnago, sempre più ricca di spunti politici molto significativi.
Prima osservazione: il PDL non appare (eufemismo) un blocco monolitico
Sbaglieremo, ma non intravediamo nette differenze politiche nelle anime del PDL Magnaghese;risuonano, invece, forti echi di contrapposizioni personali, non troppo diverse da quelle che, a suo tempo, divisero i moderati di Vanzaghello e che furono, anche da Magnago, fortemente criticate.
La Lega correrà da sola, coerentemente al suo essere all'opposizione dell'attuale Governo; un fatto di enorme rilievo politico, a Magnago come altrove (si pensi a Legnano), con conseguenze potenzialmente molto forti.
A Magnago si aggiunge la quasi certa presenza della lista civica di Andrea Coscetti, ex componente della Giunta Binaghi dalla quale è uscito, non senza clamore, per una vicenda legata al Piano di Governo del Territorio. Coscetti è persona conosciuta e stimata, a Magnago e fuori: non toglierà voti solo alla Lega.
L'UDC Bottini critica l'alleanza con il Partito Democratico, ma con ragionamenti non pienamente condivisibili, soprattutto da parte di chi la DC l'ha conosciuta bene.
L'UDC non è la DC, basta anche solo guardare gli ex DC presenti nel PD, nel PDL ed anche nella Lega.
Lo stesso Casini lancia il Partito della Nazione, che mira ad attrarre tutti i moderati; ciò significa che, per Casini, i moderati stanno anche da altre parti.
Guai, oggi,a trincerarsi dietro gli schemi degli ultimi vent'anni; si stanno disgregando. Ricondurre tutto il PD alla definizione di "sinistre" non solo è riduttivo, ma è autolesionistico.
E chiudiamo da dove siamo partiti; Rifondazione Comunista accusa il PD di non voler il rinnovamento.
A noi pare, invece, che il disappunto di Rifondazione sia legato al fatto che il PD Magnaghese il rinnovamento non solo lo vuole, ma lo mette in atto, candidandosi alla guida del paese come forza progressista ma moderata, liberandosi dalla zavorra delle sinistre (queste sì) radicali e massimaliste.
I cittadini diranno.
Lo Staff di Liberamente
Il quadro è stato dipinto in modo reale ed efficace, complimenti.
RispondiEliminaGrazie delle considerazione su PD e alleanza con UDC, posso garantire che si tratta di una convergenza concreta e fruttuosa in prospettiva futura.
Gigi Pariani