domenica 13 novembre 2011

Le dimissioni del Governo Berlusconi

Non possiamo esimerci, anche dal nostro lontano osservatorio di paese di provincia, da alcune considerazioni circa le dimissioni del Governo Berlusconi.Quello che il Governo Monti farà, si vedrà e valuterà nei fatti, così come le relative reazioni dell'economia.
Qui interessa rilevare, politicamente, è che è iniziata una difficile transizione politica, di cui ancora non si intravede uno sbocco chiaro. Dalla contrapposizione stereotipata di questi anni tra "berluscones" e "comunisti" (appellativo figlio ormai solo del clima di scontro), si potrebbe finalmente passare ad una fase più matura, in cui la controparte politica sia accettata e rispettata come tale, e giudicata solo per i principi che formula e per i fatti che compie.
Vi e', in particolare, la possibilità di recuperare quei milioni di elettori che, stanchi di questa guerra per bande, si sono disamorati della politica.
A Vanzaghello non cambierà nulla, si dirà: governa la sinistra. Noi, invece, speriamo di si.
Noi speriamo che il mutato quadro politico induca i settori moderati del centro sinistra e del centro destra locali ad una riflessione seria, nell'interesse del paese. Quantomeno, chiedendosi quali vantaggi per Vanzaghello avrebbero potuto esservi qualora, ad ispirare alcune scelte (od alcuni comportamenti) non vi fossero state le ali più estreme, più intransigenti.
Coloro che oggi festeggiano nelle piazze probabilmente non la pensano come noi, ed è anche comprensibile. Le piazze della sinistra confidano in una nuova stagione di governo della propria parte.
A ben vedere, però, la prima ad essere orfana di Berlusconi è proprio l'opposizione (più o meno radicale) di sinistra: è molto più semplice essere "contro" una figura così marcata come quella dell'ex premier. Ora, toccherà guardare al merito delle cose, toccherà fare politica, senza bersagli scontati.
Staremo a vedere.

Luca Manassero

3 commenti:

  1. Oggi lItalia torna ad essere una nazione rispettata, al netto del bunga bunga, del Kapò dato in sede europea, agli intrallazzi di stato probabilmente condivisi per governare a modo suo.
    Credo che a Vanzaghello cambierà poco o nulla.....

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  2. Forse si, forse no.
    Un processo politico richiede tempo.
    Quanto alla politica nazionale, non cadiamo nell'errore di pensare che la causa dei nostri mali sia stato solo Berlusconi.


    Luca Manassero

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  3. Se posso aggiungere, a proposito di Mr Silvio posso dire che era ora di una svolta a questo immobilismo politico, non si puo pretendere di amministrare un paese soll'orlo della maggioranza contata.
    Pensare a questa svolta come la risoluzione al problema politico Italiano, a mio avviso siamo ancora lontani, visto che il problema più grosso è la classe politica!
    Una classe di penrsone "troppo" mature e prive di iniziative, radicate in un sistema obsoleto e di poco senso, fare politica significa poter offrire un servizio migliore alla popolazione.
    Quando la spacciata vocazione di fare politica ha un secondo fine, diventa difficile poter rendere efficace un sistema lento e burocratico come il nostro, i nostri politici negli ultimi anni ci hanno regalato solo bellissimi articoli di gossip.
    Guardando la realtà e analizzando in modo indiscreto, i leader politici sono i primi ad essere sporchi e sono in quella posizione grazie al sistema democratico indiretto.
    Nella democrazia indiretta il potere è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo. L'Italia è una repubblica parlamentare e il parlamento con i suoi rappresentanti rispecchiano noi stessi...facciamo un esame di coscienza!!!



    Massimiliano Mainini

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